Caos vaccinazioni in Basilicata: “tutto a posto e niente in ordine”

9 aprile 2021 | 17:32
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Caos vaccinazioni in Basilicata: “tutto a posto e niente in ordine”

Per Bardi procede tutto a gonfie vele, ma le vele probabilmente sono immaginarie. L’assessore Leone: “qualche errore è perdonabile”

Sono circa 150 le persone ultrafragili che stamattina avrebbero dovuto fare la vaccinazione anti covid al poliambulatorio di Policoro, ma a presentarsi, sono state meno di dieci. Queste persone, residenti in alcuni comuni del distretto sanitario di Policoro non dovevano prenotarsi sulla piattaforma delle Poste “ma presentarsi all’appuntamento dopo aver letto l’avviso, con calendario e suddivisione per cognomi, sul sito internet dell’Azienda sanitaria di Matera.”

Altro tipo di comunicazione, pare non sia prevista. Almeno secondo quello che ci è stato riferito dall’addetta alla comunicazione dell’Asm che abbiamo contatto per chiedere spiegazioni su quanto accaduto a Policoro. “Per la privacy le persone non possono essere contattate telefonicamente”. Né lo hanno potuto fare i medici di famiglia “essendo stati esclusi dalla Regione”.

Quindi gli interessati avrebbero dovuto leggere l’avviso o sul sito dell’Azienda e magari sui social. E ovviamente non è scontato che tutti sappiano che bisogna consultare il sito internet per sapere quando fare la vaccinazione o che tutti possano farlo.

Nel primo pomeriggio l’Asm ha diramato un comunicato stampa senza alcun riferimento alla “defezione” di Policoro. Nella nota si annuncia che oggi, 9 aprile, sono iniziate le vaccinazioni agli ultrafragili della provincia di Matera e l’unico riferimento a Policoro è l’indicazione che le vaccinazioni saranno effettuate al poliambulatorio di Via Moncenisio per le persone ultrafragili residenti nei comuni di Accettura, Cirigliano, Craco, Nova Siri, Pisticci, Rotondella, San Giorgio Lucano, Scanzano Jonico, Tursi, Aliano, Colobraro, Montalbano Jonico, Oliveto Lucano, Salandra, San Mauro Forte, Stigliano e Valsinni.

Come se nulla fosse accaduto. Allora abbiamo riprovato a contattare l’Asm sempre attraverso l’addetta alla comunicazione la quale ci ha spiegato che stanno provando a ricontattare le persone che non si sono presentate. Ma come, non c’era un problema di privacy? “No, ci siamo fatti autorizzare”. Ma se li state ricontattando allora significa che li avevate già contattati? “No, avevamo pubblicato il calendario sul sito dell’Asm”. E ora che le state contattando, queste persone come si sono giustificate per non essersi presentate? “Non si sono poste proprio il problema”.

Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Persone ultrafragili, che probabilmente non vedono l’ora di vaccinarsi, quando vengono “ricontattate” perché non si sono presentate alla vaccinazione “non si sono poste il problema”?

Non va meglio a chi (categoria fragili) invece deve prenotare attraverso la piattaforma di Poste o al numero verde 800.00.99.66.

“Dopo innumerevoli chiamate e rimpalli non so più a chi chiedere”. Domenico è dal 6 aprile che sta provando a prenotare la dose per suo padre. Ci racconta quello che già molti altri cittadini lucani ci hanno raccontato: “Mio padre non è stato inserito nella categoria fragile nonostante gli spetti. Il suo medico di base ha detto di insistere con le chiamate. Ho riprovato: ha risposto un ufficio della presidenza del consiglio che dice di essere preposto soltanto a fissare gli appuntamenti per coloro i quali sono già stati inseriti nel database delle Poste. Loro non possono modificare le liste ma solo prendere prenotazioni. Mi hanno consigliato di rivolgermi alla Asl, come già avevo immaginato. Alla Asl però avevo già chiamato in precedenza e mi avevano detto di chiamare il numero verde 800.00.99.66. Anche il medico di base, che ha detto di insistere per fare inserire nella lista dei pazienti fragili mio padre, non sa a chi devo rivolgermi.

“A me sembra molto un rimpallo di responsabilità. Sulla pelle dei cittadini. In piena pandemia. Ma come vogliamo “riaprire” se non mettiamo in sicurezza le persone fragili?”

Domenico non si è arreso e ha contattato anche un operatore del 118 “mi ha dato un indirizzo mail ma dice che deve essere il medico di base a scrivere la richiesta. Possibile che il medico di base non sappia nulla?”.

In tutto questo marasma abbiamo contattato l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, il quale ci ha detto che c’è stato un errore da parte dell’Asm che avrebbe dovuto contattare direttamente le persone, così come le era stato indicato. Tuttavia – ha precisato Leone – da oggi stesso hanno cominciato a contattarli, qualche errore in questa fase delicata è perdonabile.”