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Vaccino covid rimandato ad aprile per 80enni di Tursi, il sindaco: “Vergogna senza fine”

8 marzo 2021 | 15:15
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Vaccino covid rimandato ad aprile per 80enni di Tursi, il sindaco: “Vergogna senza fine”
Salvatore Cosma, sindaco di Tursi

La rabbia di Salvatore Cosma che annuncia: farò sentire la mia voce nelle sedi opportune

“Una vergogna senza fine”. Non usa mezzi termini il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, per commentare il rinvio della campagna vaccinale agli ultra ottantenni nella sua cittadina.

“Nonostante la situazione delicata che sta vivendo in queste ore la nostra comunità di Tursi per l’elevato numero di positivi accertati in pochi giorni e con oltre duecento tamponi molecolari fatti in drive in questa mattina, -spiega Cosma- nello stesso momento giungeva la comunicazione di rinvio dell’inizio della campagna vaccinale per gli ultra 80enni prevista per le giornate del 13 e 14 marzo al 6 e 8 aprile prossimi. Un rinvio sconcertante che ci fa sentire abbandonati dalle istituzioni che dovrebbero tutelarci e garantire la salute soprattutto alle fasce più sensibili e deboli. Invece non è così. Ci sono comunità che hanno già completato questo primo step e noi, a maggior ragione per la situazione in cui ci troviamo ora, dobbiamo assistere a questo ennesimo rinvio.

“È una vergogna-tuona il sindaco- ed è ora che ci siano le assunzioni di responsabilità da parte di chi continua a fare acqua da tutte le parti nella gestione di questa emergenza sanitaria e sociale. Sono stufo di ripetere sempre le stesse cose da mesi senza che nulla cambi e per non essere ripetitivo, mi basta evidenziare un dato di oggi per evidenziare tutto un sistema inefficiente: ieri era domenica e sono stati esaminati solo 420 tamponi manco fossimo in zona bianca.

Da questo dato lascio a voi le conclusioni di una situazione che è incresciosa e deludente per chi si sente cittadino lucano in tempo di pandemia. Farò sentire la mia voce nelle sedi opportune -conclude il primo cittadino- perché questa vergognosa situazione, con un batti e ribatti di responsabilità tra enti, deve finire per tutelare la nostra salute e il nostro futuro. Non è più sostenibile una disorganizzazione di questo genere a distanza di giusto un anno dall’ inizio di questa maledetta pandemia.”