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In Basilicata, se non si vuole morire di petrolio, bisogna puntare ai green jobs

29 marzo 2021 | 16:45
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In Basilicata, se non si vuole morire di petrolio, bisogna puntare ai green jobs

Fismic: Ora la politica deve avere la capacità di governare il cambiamento

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del segretario della Fismic Basilicata su green jobs, smart working e digitale

“In Basilicata, se non si vuole morire di petrolio bisogna avere il coraggio di puntare al green jobs, allo smart working ed alle nuove competenze. Abbiamo apprezzato molto i progetti Green Jobs sottoscritti dall’Università degli Studi della Basilicata, Conai, Fondazione Matera Basilicata 2019, Comune di Matera e Camera di Commercio della Basilicata. Ora, ci aspettiamo dalla politica di avere la capacità di fare accadere le cose, di avere una vision capace di governare il cambiamento. Il lavoro, post pandemia, subirà una radicale trasformazione e, con il venir meno del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione, uniche armi a protezione dell’occupazione, ci saranno due milioni di nuovi disoccupati in Italia.

In Basilicata non va meglio; nel solo primo semestre del 2020 si sono persi circa 4000 posti di lavoro (fonte Istat). Governare le transizioni può, sicuramente, aiutare a convertire e a riqualificare le figure professionali perse in altri comparti. Tempo fa, abbiamo suggerito la creazione di un database delle competenze, strumento per indirizzare i giovani e dare una visione reale delle nuove figure professionali richieste, in base alle posizioni ricercate dal mondo del lavoro lucano. Si parla tanto di transizione ecologica ma l’impressione è che le parole green e digital siano uno spot, forte solo in campagna elettorale.

In Italia, i lavoratori verdi, in poco più di dieci anni, si sono quadruplicati; si è passati da novecentomila a poco meno di quattro milioni. Un’ economia in forte crescita. Bisogna prendere atto che il green non è più una concezione di nicchia. Ad aiutare la transizione ecologica ci deve essere un approccio serio allo smart working, strumento che riduce la mobilità, il pendolarismo e il grosso del consumo di energia destinato alla climatizzazione degli immobili. Se regolamentato, il lavoro agile offre una reale conciliazione vita – lavoro, ridisegna l’architettura delle città, ferma lo spopolamento dei piccoli centri. Sono fortemente convinto che green e digital devono essere le basi per costruire le opportunità per i giovani di domani”.

Gerardo De Grazia segretario Fismic Basilicata