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“Dati covid falsati per evitare la zona rossa”, blitz dei carabinieri in Sicilia

30 marzo 2021 | 10:23
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“Dati covid falsati per evitare la zona rossa”, blitz dei carabinieri in Sicilia

Tre arresti, nell’inchiesta coinvolto anche l’assessore regionale alla Salute: “spalmiamo un po’ i morti”

Dati covid falsati per evitare la zona rossa. E’ scattato all’alba di oggi il blitz dei carabinieri del Nas di Palermo e Trapani che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Trapani, su richiesta, in via di assoluta urgenza, della Procura, nei confronti di appartenenti al Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

I reati contestati sono falso materiale e ideologico in concorso. Gli arrestati sono accusati di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati sulla la pandemia di Covid-19 inviati all’Istituto Superiore di Sanità, modificando il numero dei positivi e dei tamponi, e alterando di fatto la base dati su cui adottare i provvedimenti per il contenimento della diffusione del virus. A confermare le alterazioni dei dati inviati all’Iss ci sarebbero diverse intercettazioni.

Tra gli indagati l’assessore alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza che secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe parzialmente coinvolto nelle attività delittuose del Dasoe”. Il tutto, sempre secondo gli inquirenti sarebbe avvenuto ad insaputa del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che sarebbe stato addirittura “ingannato”.

GLi arresti domiciliari sono stati disposti per Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico; Salvatore Cusimano, funzionario regionale, ed Emilio Madonia, dipendente di una ditta che gestisce i flussi informatici dell’assessorato.