In piena emergenza operatori socio-sanitari in ufficio invece che al fronte

20 febbraio 2021 | 10:20
Share0
In piena emergenza operatori socio-sanitari in ufficio invece che al fronte
Lorenzo Bochicchio

All’Asp di Potenza pubblicato un avviso interno che in questa fase appare irrazionale. Non sarebbe logico che gli infermieri facciano gli infermieri anziché gli amministrativi?

Siamo in piena emergenza sanitaria e la carenza di personale di assistenza sociale e infermieristica è nota a tutti. In questo momento sarebbe necessario che gli infermieri facciano gli infermieri. Ma a quanto pare, l’Azienda sanitaria di Potenza avrebbe altre emergenze. Eppure, il direttore generale, pubblica un avviso interno “riservato esclusivamente al personale dipendente del comparto ASP a tempo indeterminato interessato a cambiare il proprio profilo di inquadramento giuridico nell’ambito della medesima categoria e dell’attuale livello economico di appartenenza.” Vorrebbe dire che, per esempio, gli infermieri e gli assistenti sociali che già sono collocati negli uffici anziché sul campo a rendere prestazioni proprie della professione (infermieristiche e di supporto sociali), dopo l’avviso possono cristallizzare la loro attuale collocazione nelle stanze del “palazzo” dell’Asp.

Non siamo esperti alla pari del direttore generale ed è perciò a lui che chiediamo spiegazioni. Sono state avviate le preventive procedure per programmare le assunzioni? In questo momento delicato non sarebbe stato meglio fare una ricognizione del personale sanitario e socio-sanitario, adibito di fatto ad attività amministrative, per rimetterlo a fare il proprio lavoro sul fronte dell’emergenza?

Non dubitiamo che l’avviso sia necessario per il miglior funzionamento dei servizi dell’Asp, ma ci sfugge la logica, almeno in questo momento, proprio perché non siamo esperti di direzione generale di un’azienda sanitaria. Dunque Lorenzo Bochicchio ci spieghi o meglio lo spieghi ai cittadini.

Lungi da noi ipotizzare una delle solite manovre clientelari per favorire tizio o caio a mantenere posizioni di “comodo” negli uffici così da evitare la fatica della “trincea”. Siamo certi che il direttore generale saprà e vorrà spiegare pubblicamente le ragioni di quell’Avviso.