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Cementificio di Barile, M5S presenta interrogazione sulla centralina di monitoraggio

11 febbraio 2021 | 16:21
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Cementificio di Barile, M5S presenta interrogazione sulla centralina di monitoraggio
Cementificio di Barile

A tutt’oggi non è possibile cosultare i dati

Il gruppo consiliare del 5S Basilicata ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta, Vito Bardi e all’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa per “conoscere i dati del monitoraggio delle emissioni del cementificio Costantinopoli di Barile, dove avviene la produzione di calcestruzzo preconfezionato e di cementi di vario tipo. Si tratta di un sito produttivo posto a poche centinaia di metri dal centro abitato, ai piedi del Monte Vulture e in un’area di grande pregio agricolo e naturalistico”.

“Con provvedimenti della Giunta regionale-spiegano in una nota i portavoce Carlucci, Leggieri e Perrino- sono stati rilasciati negli scorsi anni il riesame e l’aggiornamento dell’AIA (Autorizzazione di Impatto Ambientale) in favore del sito produttivo di Barile. Con l’AIA è stata prevista l’installazione di una centralina per la misurazione della qualità dell’aria, impiantata e manutenuta dalla società Costantinopoli, con l’aggiunta dell’installazione di 4 deposimetri. Il monitoraggio è coordinato dall’Arpab e sono state dettate le prescrizioni per i parametri da valutare.

A tutt’oggi non è possibile consultare i dati del monitoraggio elaborati dalla centralina installata (un errore sul sito internet del cementificio impedisce di consultare la pagina dedicata). Per questo abbiamo chiesto al Presidente della Giunta regionale e all’assessore competente di fornirci informazioni in merito. Abbiamo inoltre chiesto se e quando l’ARPAB effettua i controlli sul corretto funzionamento della centralina e quali dati vengono ricevuti ed elaborati.

Con la nuova autorizzazione è stata concessa al cementificio di Barile la possibilità di utilizzare 50mila tonnellate di CSS (Combustibile Solido Secondario)-rifiuti e 10mila tonnellate di CSS-combustibile.

Mai come in questo momento-concludono i tre consiglieri regionali pentastellati- si impongono controlli ancora più stringenti per garantire la tutela del diritto alla salute, senza dimenticare che il Comune di Barile fa parte del Parco regionale del Vulture per il quale si attendono ancora risposte per dare una governance degna di questo nome e far partire una volta per tutte l’ente.