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Screening anti covid per il rientro a scuola, un genitore: “Perché a Rionero non è stato ancora fatto?”

28 gennaio 2021 | 14:03
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Screening anti covid per il rientro a scuola, un genitore: “Perché a Rionero non è stato ancora fatto?”

A pochi giorni dall’avvio delle lezioni in presenza mancano informazioni sulla sicurezza dei nostri figli, sarebbe una grave discriminazione

Un genitore di Rionero in una lettera inviata al sindaco e al dirigente dell’istituto frequentato dai figli evidenzia la necessità di procedere allo screening anti covid anche per gli studenti e il personale scolastico della cittadina del Vulture proprio come sta accadendo in altri comuni e sottolinea che se ciò non avvenisse ci troveremmo di fronte ad un’evidente e grave discriminazione.

“Elevo vibrante protesta -scrive- per la mancata considerazione, a quel che risulta, dell’effettuazione opportuna e, forse, necessaria dello screening anti-Covid con test antigenici, in vista della riapertura in presenza delle attività didattiche nelle scuole superiori, che presumibilmente riprenderanno in data 01.02.2021.

Il sentimento d’inquietudine emerge a seguito dell’assenza di un’adeguata forma di comunicazione che renda trasparenti i criteri e le misure di sicurezza che saranno introdotte nell’ambito scolastico di qui a quattro giorni, nonché dell’emersione di una discrepanza di trattamento tra cittadini appartenenti a certi territori e cittadini che appartengono ad altri. Vi sarà noto che in alcuni Comuni sono già in corso operazioni di screening o operazioni organizzative rivolte a questa finalità.

Ove, nel mio Comune di appartenenza e nella scuola frequentata dai miei figli, si consumasse questa ingiusta trascuratezza e profonda disuguaglianza sul piano della difesa della vita, credo che occorra trarre gravi considerazioni d’indifferenza o, peggio, di incapacità di assicurare il giusto trattamento a quanti, in codeste Istituzioni, ripongano la propria fiducia.

Quale che sia la motivazione di una siffatta temuta omissione, -aggiunge il genitore- resta evidente l’inadeguatezza di un sistema, certamente messo a dura prova dalla pandemia in corso, con la forte sottolineatura del persistere di ragioni che prevaricano il senso della difesa di valori costituzionali supremi e inviolabili, pur nella consapevolezza che l’Ente municipale abbia precipuamente compiti esclusivi in tema di scuole primarie e superiori di primo grado.

Di questo mi preme rendere palese l’evidenza, ribaltando eticamente su codesti Enti la responsabilità di consentire che vengano avviati processi, i quali, pur considerati di assoluta rilevanza, non possono essere gestiti con l’evidente tasso di negligenza, aprendo a rischi che potrebbero risultare, in un quadro operativo così compromesso, fuori controllo. Credo che i cittadini onesti meritino tutt’altra considerazione, anche in un contesto giuridico che prevede la difesa dell’obbligo scolastico.

Spero -conclude- che di queste considerazioni vi facciate carico, per garantire, innanzitutto, il rispetto del senso della dignità istituzionale e di protezione delle comunità civile e scolastica che sono affidate alle vostre cure”.