Scandalo M5S a Matera: il presidente del Consiglio Comunale si nasconde nelle caverne del web
Chi occupa un ruolo istituzionale di rilievo ha il dovere di intervenire pubblicamente, e non di nascosto, su una vicenda che interessa tutta l’opinione pubblica
Il presidente del Consiglio comunale di Matera dimostra una inadeguatezza politica e istituzionale che la città non si merita. Antonio Materdomini anziché affrontare a viso aperto la scandalosa vicenda degli incarichi agli amici e ai “parenti” degli amici, si nasconde nelle chat chiuse degli attivisti. E, convinto che i suoi interlocutori siano dei cretini, racconta fesserie. Materdomini diffonde una specie di intervista al sindaco pubblicata su un blog e la fa girare sui contatti WhatsApp del M5S. Fin qui nulla da eccepire se non fosse per il fatto che una figura istituzionale di rilievo ha il dovere di intervenire pubblicamente, e non privatamente, su una vicenda che interessa tutta l’opinione pubblica. Ma c’è di più, il nostro statista di provincia confonde un blog con una testata giornalistica. Infatti, riferendosi a quel blog scrive: “le testate giornalistiche, quelle serie” e allega l’intervista al sindaco. Materdomini non sa che un blog non è una testata giornalistica? Probabilmente non lo sa ed è tra quelli che alimentano la confusione nel mondo dell’informazione.
Sempre nella convinzione di non essere visto, incapace di prendere il telefono e chiamare il giornalista di Basilicata24, incapace di assumere una posizione pubblica e ufficiale, nelle caverne del web insulta il medesimo giornalista: “Altro che Finizio che scrive su Basilicata24 assurdità sui compensi… il suo sport è buttarci il fango”. Se così è, Materdomini avrebbe dovuto scrivere una bella replica inviarla al nostro giornale che, come sempre, l’avrebbe pubblicata, e rendere pubbliche le sue convinzioni sulla faccenda, senza nascondersi. Magari sconfessando il giornalista che scrive assurdità. Naturalmente avremmo dato spazio alle sue considerazioni così come l’abbiamo sempre dato sia a lui quando era all’opposizione (allora eravamo seri), sia a tutti gli esponenti delle altre forze politiche. Non ci dilunghiamo sul resto. Se il presidente del Consiglio comunale di Matera ha voglia di discutere, senza nascondersi, noi siamo qui. Il nostro giornale è una piazza aperta e libera.
Tuttavia, a leggere l’intervista al sindaco sul quel blog, i cittadini più avveduti, salterebbero sulla sedia. Infatti, ci ha pensato Domenico Bennardi a dichiarare, inconsapevolmente, ingenuamente, di aver consumato un vero e proprio pasticcio amministrativo, morale e politico. A proposito della faccenda il sindaco dice: Le procedure sono corrette. L’evidenza pubblica andava fatta. È sempre stato fatto così. Lo abbiamo fatto anche noi. È una procedura amministrativa, dalla quale non potevamo esimerci dal farlo. E aggiunge: “Sono collaboratori di grande spessore scelti sul piano fiduciario”.
Dunque, si fa un bando pubblico al quale concorrono decine di giovani e poi si selezionano le persone su base fiduciaria? È uno scherzo? Nessuno avrebbe impedito al sindaco di agire direttamente attraverso un incarico fiduciario senza passare per un bando pubblico. Perché non l’ha fatto? Ecco risponda a questa domanda. La sensazione è che con quelle dichiarazioni il sindaco abbia involontariamente confessato di aver consumato un vero e proprio abuso d’ufficio. I mistificatori dei social e delle “chat cavernicole” spieghino questo, anziché battere il tasto sull’incarico fiduciario. “È sempre stato fatto così”. Ma il M5S, non doveva cambiare l’andazzo della vecchia politica?