Petrolio, nella “zona franca” di Tempa Rossa lo scempio non si ferma e la Total tace
Anche nella serata del 26 gennaio fiammata alta anomala e fumo nero sulle case dei residenti. I cittadini vogliono sapere che cosa respirano: “non vogliamo morire avvelenati”. Ribellione o sottomissione
Anche nella serata del 26 gennaio, a Tempa Rossa, dalle ore 20 fiammata alta anomala e fumo nero sulle case dei residenti. I cittadini vogliono sapere che cosa respirano: “non vogliamo morire avvelenati”.
Nel video che pubblichiamo, quello che è accaduto anche stasera in continuità con quanto già si è verificato stamane e nei giorni scorsi e nelle settimane scorse. I cittadini esasperati chiedono l’immediata interruzione dei fenomeni: “non vogliamo morire avvelenati”.
Si facciano verifiche serie sulla sicurezza di quell’impianto. E si capisca perché la Total tace.
A quanto pare, a nulla sono servite le diffide e le iniziative della Regione Basilicata e dell’Arpab. I predatori della multinazionale francese se ne infischiano. La loro arroganza è a questo punto sospetta e lascia il dubbio che qualcuno ai vertici di questo Paese e della Regione gli stia garantendo coperture sulla pelle dei cittadini.
E’ l’ora della ribellione o della sottomissione definitiva al dominio dei predatori della nostra terra. I cittadini scelgano.