Covid, scuole: l’ordinanza di Bardi è sbagliata? Facciamo le pulci all’ultimo provvedimento

Il ministero della Salute assegna alla Basilicata la zona gialla, mentre il presidente della Regione applica i criteri della zona rossa, derogando alla normativa sbagliata
L’ordinanza n.2/2021 di Bardi che dispone la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado fino al 31 gennaio, fatte salve le attività didattiche a distanza è anomala, incomprensibile, praticamente da disapplicare.
Le motivazioni
L’ordinanza riproduce pedissequamente i presupposti dell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Sugli stessi presupposti, il ministero assegna alla Basilicata la zona gialla, mentre Bardi applica i criteri della zona rossa.
O mente Speranza o mente Bardi.
I presupposti di adozione
Nell’ordinanza è scritto: Ritenuto necessario adottare il presente provvedimento, in considerazione del fatto che le misure fin qui adottate a livello statale e regionale non hanno determinato il contenimento del contagio in misura tale da consentire l’espletamento del servizio scolastico secondo le regole fissate nel decreto del Presidente del Consiglio 3 dicembre 2020 e dell’ordinanza ministeriale 24 dicembre 2020;
L’ordinanza intende derogare a quella normativa ai sensi dell’art. 1 comma 16 del D.L. 33/2020.
Peccato che non sia quella la normativa da derogare essendo stata superata dall’art. 4 del D.L. n°1 del 2021, abrogata, sostituita, rimossa da un atto avente forza di legge non derogabile con ordinanza ai sensi dell’art. 1 comma 16 del DL 33/2021 che fa unicamente riferimento ai DPCM.
L’ordinanza sembra proprio da disapplicare.
L’ordinanza, dunque, appare tecnicamente errata. Prima di tutto perché deroga alle norme sbagliate e poi perché la motivazione è insufficiente e il contenuto risulta privo dei presupposti.