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Covid. Le mascherine prodotte da Fca non idonee: non garantiscono filtraggio necessario a proteggere chi le indossa

21 gennaio 2021 | 11:10
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Covid. Le mascherine prodotte da Fca non idonee: non garantiscono filtraggio necessario a proteggere chi le indossa

Usb Basilicata ha fatto le ha fatte analizzare e chiede la sospensione della distribuzione

Adesso è certificato, le mascherine prodotte da Fca e utilizzate da scolari e lavoratori non sono idonee. E’ quanto dichiara, in una nota, Usb dopo aver fatto analizzare, presso un laboratorio accreditato, le mascherine prodotte da Fca e distribuite a scolari, personale scolastico e lavoratori.

I campioni esaminati -spiega l’Unione sindacale di base-hanno confermato quella che da mesi è la percezione negativa di scolari e lavoratori in merito alle mascherine in questione, infatti i risultati dicono chiaramente che i parametri stabiliti dalle normative Uni En 14683:2019 non vengono rispettati.

In parole povere le mascherine Fca non garantiscono il filtraggio necessario a proteggere chi le indossa.

In virtù della documentazione in proprio possesso, nella giornata odierna, Usb Basilicata L.P. e Usb Fca Melfi hanno inviato alle Istituzioni locali e agli enti preposti una richiesta di intervento, allegando alla stessa i risultati di laboratorio.

È stata chiesta, come azione prioritaria, la sospensione delle forniture di mascherine Fca distribuite in Basilicata.

Agli istituti competenti Usb ha inoltre rammentato che nello stabilimento lucano, a differenza di altri stabilimenti del gruppo, le mascherine vengono consegnate in buste non sigillate e senza indicazioni di tracciabilitá, impedendo di fatto ai lavoratori di conoscere il prodotto che utilizzano per molte ore al giorno.

Nei prossimi giorni i legali di Usb porteranno tutto il materiale raccolto in magistratura, al fine di verificare se nei fatti descritti siano ravvisabili gli estremi del reato di frode in pubbliche forniture e ogni altra ipotesi delittuosa in relazione al pericolo cagionato alla incolumità pubblica, anche con riguardo agli omessi controlli dei dispositivi in questione, nonché di verificare se dai fatti descritti sia derivato un danno per l’erario.

Si chiederà inoltre all’autorità giudiziarie-conclude il sindacato- di adottare ogni provvedimento cautelare opportuno al fine di tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini