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Mes, il Movimento Cinque Stelle e la pensata più grossa della minchiata

6 dicembre 2020 | 10:26
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Mes, il Movimento Cinque Stelle e la pensata più grossa della minchiata

Quello che appare chiara è la inconsistenza della leadership, Crimi e Di Maio, che è riuscita a fare un vero e proprio ‘capolavoro’

Nel momento cui scrivo non riesco a fare ipotesi su quanto accadrà il 9 dicembre e se il giorno dopo ci sarà o meno un governo.

Quello che però appare chiara è la inconsistenza della leadership pentastellata, Crimi e Di Maio, che è riuscita a fare un vero e proprio ‘capolavoro’ politico.

Partiamo dai fatti

C’è un ministro, Roberto Gualtieri, che ha negoziato in Europa facendo caso omiso del chiaro e stringente mandato ricevuto dal Parlamento. Insomma se ne è fregato e ha fatto come se nulla fosse ascoltando solo la propria parte politica.

C’è un partito, anzi uno e nanticchiedda, PD e Italia Viva, che da mesi ha messo il disco rotto sul MES e ci delizia in tutti i telegiornali, da mane a sera, sulle mirabilia del MES mentendo spudoratamente, sia sulla sua utilizzabilità sia sulla sua reale convenienza e come se il Paese non avesse altri e ben più consistenti problemi.

C’è un organismo, il MES, privo di ogni legittimità democratica, tant’è che non alla Commissione e al Parlamento Europeo risponde ma ad un organismo informale, l’Eurogruppo, non retto da alcun regolamento e dove domina da sempre uno stato estero e con interessi spesso contrapposti ai nostri: la Germania.

Il MES, e i suoi dirigenti, si sono guadagnati sul campo una fama pessima, avendo messo in ginocchio la Grecia e avendo agito come braccio armato a supporto dell’Eurogruppo, guidato da Jeroen Dijsselbloem e Wolfgang Schäuble, che ha infangato il nome stesso di Europa e di uguaglianza e pari dignità tra gli stati membri. Basta sentire le registrazioni delle riunioni dell’Eurogruppo del periodo per inorridire.

La parte più europeista d’Europa (Enrico Letta, Davide Sassoli, il Centro Studi, con sede a Berlino, dedicato a Jacques Delors, Micromega e altri) ammettono la necessità di riformare il MES e metterlo sotto la Commissione a garanzia del controllo democratico sull’Ente e a garanzia che non sia il braccio armato degli Stati Nord Europei contro quelli del Mediterraneo.

Da sempre i paesi del Nord Europa, la Germania in primis, hanno condizionato i lavori della Commissione e dell’Eurogruppo bloccando riforme e rinegoziazioni facendosi scudo del proprio parlamento dicendo che non le avrebbe approvate. Basta vedere la querelle che contrappone la BCE alla Corte Costituzionale tedesca. Se lo fa l’Italia apriti cielo!

Il no al MES, non in modo clandestino ma pubblicamente, è stato sempre considerato un fatto identitario dal M5S. Ma nonostante questo con una nauseante e incessante richiesta il PD, violando ogni spirito democratico e senza averne i numeri, con protervia e arroganza ne ha chiesto l’applicazione.

Questo perché PD, Italia Viva e compagnia cantando senza poter dire ‘lo chiede l’Europa’ non riescono ad elaborare nessuna linea politica ed economica e a giustificare nessuna delle proprie azioni che hanno mortificato e ridotto il Paese in miseria: dalle privatizzazioni alla riforma Fornero passando per il job act.

Si tratta di quelli del ‘vincolo esterno ’ della continua sponda tra ricattati e ricattatori: MES in cambio di Recovery Fund, perdita di sovranità in cambio di un occhio di riguardo dalla BCE. La propria sopravvivenza come unico ceto politico italiano in grado di garantire gli interessi del Nord Europa a scapito del Paese.

Una strana inversione: invece di portare le istanze dell’Italia in Europa puntando i piedi se necessario, come fanno tutti i paesi, puntano i piedi per portare le peggiori istanze europee in Italia, e specialmente quelle che rispondono alla politica di potenza della Germania e dei suoi satelliti fregandosene di tutto e di tutti e dei bisogni del nostro popolo.

Li avete mai sentiti dire qualcosa di diverso da MES MES MES da sei mesi a questa parte?

Di fronte a tutto questo invece di essere sulla graticola Gualtieri e il PD, che con il loro atteggiamento ricattano la maggioranza, finisce sotto schiaffo il M5S?

Un capolavoro politico assoluto!!!

Xe pèso el tacòn del buso

Non si sa bene per quale alchimia politica, o forse per aver garantito quello che né Di Maio né Crimi avevano mandato di poter garantire, Di Maio dice ai dissidenti: “Non portate Conte al patibolo”.

Forse, e non da ora, avrebbe dovuto invece dirlo al PD e chiedere perché il PD sulla riforma di un organismo così sputtanato come il MES, e su cui mezza Europa ha dubbi e chiede di riformarlo, vuole portare il governo Conte al patibolo.

Non da ora avrebbe dovuto stigmatizzare la prepotenza del PD e l’atteggiamento di Gualtieri nell’imporre non solo alla maggioranza del Parlamento ma del Paese una riforma e un Istituto inaccettabile.

Avrebbero dovuto chiedere le dimissioni di Gualtieri! Altro che storie!!!

Non si sa bene come Crimi non senta su di sé il peso del ridicolo quando afferma: “Con il M5S al governo il MES non sarà mai attivato”. Si lavora per il lungo periodo, per figli e nipoti, o per le poche settimane che ha ancora davanti questo governo? Poche settimane perché se c’è una cosa che appare chiara è il logoramento di questa maggioranza ad opera dell’insistenza del PD sul MES e quindi Crimi cosa accipicchia garantisce? Giorni, mesi anni? Per quanto tempo il M5S sarà forza di governo? A voi la risposta. E poi che senso ha approvare uno strumento che per il solo fatto di esistere mette in difficoltà il Paese e le sue banche?

Ma il capolavoro politico consiste nel fatto che la crisi generata dalla continua prepotenza del PD (ricordate le nomine? a me quella di Descalzi sta ancora sul gozzo) finisca per essere addossata invece alla irresponsabilità del M5S.

Peggio ancora come si fa a dire che la riforma del MES, schifato da tutti i Paesi europei, è peggiorativa di quello attuale e poi chiedere per senso di responsabilità di votare una cosa peggiorativa che non serve e che è il residuo di una Europa che speriamo non torni più e non abbia più diritto di cittadinanza?

Dulcis in fundo c’è chi dice ai dissidenti di votare a favore della riforma per scongiurare il pericolo di Draghi al governo. Che tradotto significa: per evitare Draghi facciamo le cose che farebbe lui?

Comportamenti che generano la malevola visione dei deputati “grillini” incolti, senza arte e né parte e che sono disposti a tutto pur di rimanere qualche mese ancora sugli scanni parlamentari. Umiliante!

Insomma è meglio stiano zitti perché più parlano e più mi sento di dire che: chiù longa è a pinsata chiù grossa è a minchiata.

E poi i partiti che sostengono il MES, secondo gli ultimi sondaggi, raccolgono il 27% dei voti. La consistenza attuale dei gruppi parlamentari dice che il M5S conta 195 deputati. Quelli del PD sono 90. Al Senato i senatori del M5S sono 92, quelli del PD 35. Una minoranza in Parlamento e nel Paese priva di scrupoli e senso di democrazia che ricatta la maggioranza dei parlamentari e degli italiani.

Di Maio e Crimi hanno fallito perché invece di portare le istanze del movimento al tavolo negoziale con il PD hanno fatto i portavoce del PD nel Movimento.

Non sono un iscritto al M5S ma l’ho sempre votato affermandolo pubblicamente e ci ho messo la faccia. Gli elettori del M5S non meritano una fine così ingloriosa del Movimento.

Cosa farà Mattarella?

Molti dicono che Mattarella, nel caso in cui Conte vada sotto il 9 dicembre, convochi i comizi.

Ma davvero conviene a qualcuno che il governo cada su questo ignobile Istituto che si chiama MES? Ne siamo certi? Aumenterà così lo spirito europeista dei cittadini italiani?

Conviene all’Europa che il governo di uno dei Paesi fondatori cada su una riforma di un istituto così sputtanato? Perché piaccia o non piaccia il MES è la bandiera della peggiore Europa che si sia vista dopo quella del nazifascismo.

Davvero il PD farà cadere il governo sul MES? Con chi pensa di allearsi alle prossime elezioni per passare dal 27%, i suoi voti più LEU Renzi Calenda e Della Vedova, ad avere i voti per governare? Pensa che così facendo i residui elettori del M5S se non voteranno più il Movimento daranno il voto al PD oppure che si asterranno o che lo daranno a FdI o alla Lega?

Ai 60 dissidenti dico: coraggio e non mollate: questi signori non hanno alternativa, voi sì.

Agli altri dico fate pure, ma poi non lamentatevi se sovranisti e populisti vinceranno le prossime elezioni e se l’esperienza dell’Europa Unita finirà miseramente.

www.pietrodesarlo.it

Pietro De Sarlo