Io ancora positivo al covid, ma felice per gli anziani guariti. La testimonianza dalla casa di riposo di Rionero in Vulture
Roberto Iosca, presidente della struttura ‘Virgo Carmeli”, non ha mai staccato la spina negli ultimi 25 giorni, trascorsi in isolamento
“Per quanto ti impegni nel sociale non è mai abbastanza”. Parla al telefono, manda direttive a impiegati e infermieri della struttura. Roberto Iosca, presidente della Casa di Riposo ‘Virgo Carmeli” di Rionero, non ha mai staccato la spina negli ultimi 25 giorni, trascorsi in isolamento nella mansarda della sua abitazione.
Già, perché è dal 7 novembre, data in cui il tampone di routine sul personale ha certificato la sua positività, non si è più mosso dalla scrivania del suo studio casalingo rionerese. “Cinque minuti dopo la notizia della positività – racconta – ho scritto un post su fb per allertare tutti i mei contatti, ma ho fatto soprattutto mente locale su chi avessi incontrato dentro la Casa di riposo”.
Tra quei contatti, soprattutto “3 anziani”, che il 12 novembre sono risultati positivi, e come lui, asintomatici. “Da quel momento – ricorda con emozione – il mio pensiero è stato uno solo. Ho sperato che fossero loro a negativizzarsi prima di me”. Ed ecco perché ieri, nonostante il suo, di tampone, desse ancora esito positivo, ha “esultato” quando ha saputo che “i nostri ospiti” hanno sconfitto il virus.
“Li abbiamo ospitati in un piano tutto per loro; ognuno col suo bagno. Ognuno accudito secondo i protocolli anticovid da noi attuati già durante la prima ondata”. E tutto finora pare aver funzionato al meglio, in questa struttura che ospita 50 anziani, proprio nella fase in cui anche la Basilicata ha conosciuto numeri, contagi e soprattutto morti dentro le Rsa.
“Nessuno di noi di questi tempi può avere certezze – sottolinea Roberto – Noi abbiamo solo cercato di fare il massimo per evitare focolai nella struttura protetta. Siamo una onlus. Siamo volontari. Lo facciamo con amore”. “Quell’amore – racconta come un fiume in piena – che proviene dalla nostra fondatrice e benefattrice, Maria Luigia Tancredi, già nel 1927”.
E oggi come allora, più che sulle rette, è grazie alle donazioni che sopravvive la Onlus che presiede. Mentre si racconta, Roberto quasi dimentica la sua, di infezione da sconfiggere. “So che è questione di giorni. Non mi manca la pazienza. Aspetterò”.
In realtà freme per ritornare alla sua missione sociale. “Non aspetto altro, mi manca la Casa di riposo, mi mancano i nostri anziani, le nostre attività”. Chiude con un messaggio rivolto ai “concittadini”, ma non solo a loro. “Siate prudenti, usate i dispositivi di protezione, ma qualora doveste rivelarvi positivi ai test, non provate alcuna vergogna e avvisate subito i vostri contatti stretti”.
La casa di riposo Virgo Carmeli di Rionero in Vulture