Covid-19, in Basilicata falsato il numero dei tamponi: giochi di prestigio sulla pelle dei cittadini
Bardi, Leone ed Esposito chiariscano: perché al ministero della salute arrivano dati gonfiati?
Da giorni ci chiediamo come mai i dati comunicati nel report ufficiale della task force siano diversi da quelli del riepilogo giornaliero dei dati estratti dalla piattaforma.
Il pasticcio
Qual è il dato anomalo che salta all’occhio? Quello dei tamponi. Nel report di estrazione dei dati delle ore 10, il numero di tamponi riportato è quello esatto: nuovi tamponi eseguiti e analizzati su persone al primo test. Nel comunicato ufficiale, al contrario, è riportato un numero più alto con differenze che oscillano mediamente tra 150-200 fino a quasi 500 unità.
Ieri, 4 dicembre, per esempio, il primo riepilogo comunicato anche sulla pagina social istituzionale riportava 1551 tamponi con 158 positivi totali. Un dato esatto. Circa un’ora dopo, alle 13.34, arriva il comunicato dall’ufficio stampa della Regione: i tamponi diventano 1701, mentre i positivi restano fermi a 158. Nel frattempo anche il report pubblicato sulla pagina social della Giunta Regionale viene modificato.
Questa incongruenza è ormai frequente dall’ 1 dicembre. Verifichiamo i dati trasmessi al Ministero e scopriamo che il numero di tamponi risulta gonfiato, ma quello dei positivi rimane confermato: tamponi da 1551 a 1701, positivi 158.
Nell’aggiornamento del 3 dicembre, riferito ai dati del 2 dicembre, i tamponi da 1282 con 142 positivi, diventano 1700 con 142 positivi.
Oggi, 5 dicembre, si verifica la stessa cosa. Il dato dei tamponi realmente effettuati è pari a 1271, con 145 casi positivi accertati. Nel comunicato ufficiale della task force arrivato alle ore 14,05 di oggi il numero riportato è, al contrario di 1412 con conferma dei 145 positivi.
Perché questo gioco di prestigio?
Semplice, basta introdurre i retesting, ovvero i tamponi ripetuti. In tal modo oltre a dimostrare (falsamente) che si fanno più tamponi, viene alterato il rapporto tra positivi e test effettuati. Infatti, i positivi risultanti dai tamponi ripetuti non sono calcolati perché già riportati nei riepiloghi precedenti. Per questo il dato dei positivi non varia, ma varia il numero dei tamponi comunicati al ministero e all’opinione pubblica, rispetto a quelli effettivi, riportati nel riepilogo giornaliero dei dati estratti.
Ecco che cosa vuol dire gestione politica della pandemia. Falsare i dati non frena i contagi e appare, soprattutto in questo caso, una pratica “stupida”. È come tagliare il ramo sui cui si è seduti. Che senso ha? Quali benefici, un comportamento del genere, porta alla Basilicata e alla gestione oculata e seria della crisi sanitaria? Caro Bardi, lo ha detto lei, siamo persone non algoritmi.
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