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All’Unitre di Venosa la vita continua, nonostante la pandemia: un esempio di vitalità e adattamento

5 dicembre 2020 | 10:40
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All’Unitre di Venosa la vita continua, nonostante la pandemia: un esempio di vitalità e adattamento

Didattica a distanza per i 187 soci dell’Università della terza età

È il 4 marzo 2020 – ci scrive Ornella Soligno, presidente dell’Associazione – la pandemia da Coronavirus colpisce duramente l’Italia. Il governo, per bloccare l’ulteriore diffusione del virus, adotta le misure di confinamento e la chiusura di tutte le attività.

I 187 soci dell’UNITRE di Venosa, che quotidianamente frequentano i corsi ed i laboratori organizzati dall’associazione, che partecipano alle uscite didattiche e festeggiano in compagnia le principali ricorrenze, all’improvviso si ritrovano confinati nelle loro case. Si tratta in prevalenza di persone anziane, spesso sole.

Ad ottobre 2020 – spiega Soligno – i soci non vedono l’ora di ricominciare. Prendiamo in fitto un locale di 136 metri quadri, idoneo ad ospitare in sicurezza tutte le nostre attività.

Ma la ripresa della pandemia blocca nuovamente ogni possibilità di contatto.

Vi siete scoraggiati?

Assolutamente no, non ci siamo arresi. La storia della vita sulla terra è la storia dell’adattamento all’ambiente e, come sosteneva Darwin, “non è la specie più forte o la più intelligente che sopravvive, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”. E noi ci siamo adattati.

Didattica a distanza?

Sì. Grazie alla disponibilità del nostro docente di informatica, dott. Antonio Fasano, e degli altri insegnanti, dal 23 novembre scorso abbiamo avvito ben 6 corsi on line. I soci si collegano attraverso computer, tablet, smartphone, chiedono aiuto a figli o nipoti, falliscono e riprovano, ma alla fine si collegano.

La più grande soddisfazione per tutti noi – conclude Ornella Soligno – è stata quella di sentirsi dire “È bello rivedersi, anche soltanto attraverso lo schermo di un computer”.

Insomma l’Unitre di Venosa è all’avanguardia. I cittadini senior che partecipano alle iniziative sono essi stessi autori delle decine di attività destinate a tutta la città. Un modello di resistenza e reazione civile alle tendenze pessimistiche e regressive causate dalla pandemia.