A che cosa serve la Coca-Cola?

11 dicembre 2020 | 13:03
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A che cosa serve la Coca-Cola?
Il Tir a Bergamo (Foto Eco di Bergamo)

Povero Babbo Natale, costretto a viaggiare su un Tir

C’è una bibita o una bevanda, chiamatela come vi pare, prodotta da una corporation che fattura oltre 37 miliardi di dollari con un utile netto di circa 1,5 miliardi. Questa multinazionale pare ne abbia combinate di tutti i colori: è accusata da più parti di danni all’ambiente, di impiego monopolistico delle pratiche commerciali, di protocolli lavorativi discutibili con il coinvolgimento di organizzazioni paramilitari in danno dei sindacati, di strategie di marketing poco corrette, di violazione dei diritti umani. Pare, anche, che la bibita abbia importanti effetti negativi sulla salute.

Il 16 dicembre prossimo il camion di questa azienda, opportunamente addobbato per l’occasione, sfilerà nelle strade di Potenza. La scena si è già ripetuta in altre città.

Un grosso tir dal colore rosso acceso e pieno di lucine attraverserà le strade principali della città, con le allegre note di una canzoncina di Natale. Già immaginiamo la folla che si fermerà ad osservarlo, a fare video e selfie. Naturalmente ci saranno frotte di bambini, perché ormai Babbo Natale non viaggia più sulla slitta trainata dalle renne, ma a bordo di un camion che reclama una bibita che almeno i bambini non dovrebbero bere.

Ma la nota azienda multinazionale non lo fa per pubblicizzare se stessa e i suoi prodotti, lo fa “per sostenere il Banco Alimentare nella logistica della consegna dei pasti in un momento in cui le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19 non consentono a molti volontari di adoperarsi per aiutare le persone in difficoltà.”

Le sciagure per alcuni diventano opportunità di réclame e di incremento dei profitti. I miti vengono sostituiti dai prodotti, una bevanda diventa mitoide dell’era del neoconsumismo. L’incantesimo della leggenda del vecchio barbuto che giunge dalle nevi del Nord, infranto da una bibita. E tutti a gioire dell’evento. Siamo di fronte all’ennesimo esempio di filantrocapitalismo ingannevole. Eppure, basterebbe una domanda per mettere in crisi questa Sodoma e Gomorra del consumismo post umano: a che serve la bevanda della Coca-Cola?

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