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Cronaca
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Trasporti lucani, ancora un autobus in panne. Operai Fca rimasti per strada

3 novembre 2020 | 15:54
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Trasporti lucani, ancora un autobus in panne. Operai Fca rimasti per strada
Trasporti lucani, ancora un autobus in panne. Operai Fca rimasti per strada
Trasporti lucani, ancora un autobus in panne. Operai Fca rimasti per strada
Trasporti lucani, ancora un autobus in panne. Operai Fca rimasti per strada

Sulla linea Bella-San Nicola di Melfi. “Regione e Provincia non posso continuare a far finta di nulla”

Trasporti: di male in peggio.

Sempre più complicata la situazione trasporti per i lavoratori della Fca sulla tratta Bella-San Nicola di Melfi. Oggi per l’ennesima volta l’autobus della ditta Moretti si è fermato causa guasto, lasciando gli operai in strada in attesa di un autobus sostitutivo.

A darne notizia è Carmine Ferrone, assessore alle Infrastrutture del comune di Bella.

“Ancora una volta-sottolinea Ferrone- a pagare le conseguenze sono gli operai. Il problema persiste da anni ma. Tanti sono i problemi da attenzionare, verificare, risolvere.

Gli enti preposti, Provincia e Regione non possono fare finta di nulla- incalza l’assessore- di mezzo c’è la vita delle persone, di padri e madri di famiglia che nonostante la paura sono costretti ad utilizzare mezzi pubblici per recarsi al lavoro. Provincia e Regione hanno il dovere di controllare, perché accade tutto questo. La domanda nasce spontanea: i mezzi hanno la revisione regolare? Se si chi li ha revisionati? I mezzi sono talmente obsoleti e non ci vuole un tecnico specializzato per dire che non sono in condizioni di transitare. Sono dei rottami.

Provincia e Regione sono corresponsabili di tutto questo. Li invito ad intervenire con celerità affinché si risolve il problema. Qualche giorno fa ho espresso una soluzione sui trasporti. Provvedere all’acquisto di nuovi mezzi per sopperire all’emergenza e per addivenire ad un nuovo parco mezzi. Credo sia arrivato il momento. La Regione faccia sua la mia proposta. I lavoratori non possono più vivere nel disagio, nella precarietà e nella sofferenza quotidiana-conclude l’amministratore comunale.