No alla riapertura delle scuole, la lettera aperta di Usb Basilicata a Bardi

30 novembre 2020 | 12:57
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No alla riapertura delle scuole, la lettera aperta di Usb Basilicata a Bardi

Per il sindacato si tratta di una “proposta sciagurata e irresponsabile, dettata, probabilmente, da interessi di consenso o personali”

Di seguito la lettera aperta della Usb Basilicata al presidente Bardi sulla riapertura delle scuole.

“Le indiscrezioni che si susseguono in questi giorni su una imminente decisione di riaprire le scuole medie ed elementari nel mese di dicembre, anche a seguito di una serie di pressioni e di iniziative messe in atto da parte di qualche sindacato e di alcuni sedicenti gruppi o comitati di cittadini, destano evidenti allarme e preoccupazione.

La regione Basilicata evidenzia il più elevato indice Rt di trasmissibilità del Covid, pari a 1,21, a fronte di un indice medio nazionale di 1,08.

Se ciò non bastasse le strutture sanitarie sono in forte affanno, a causa di un ridotto numero di postazioni di terapia intensiva e dell’insensata scelta di aver concentrato i reparti Covid negli ospedali di Potenza e di Matera, invece di distribuirli tra i diversi ospedali territoriali, alcuni dei quali sottoutilizzati.

Infatti, in particolare, la scelta di requisire diversi reparti dell’Ospedale San Carlo di Potenza, per destinarli all’accoglienza di pazienti Covid, anche in medie e gravi condizioni, non solo ha privato i numerosi cittadini lucani di un luogo di eccellenza regionale per i ricoveri non Covid, anche per patologie gravi e urgenti, ma ha soprattutto messo in crisi il personale medico e sanitario, del tutto insufficiente a fronteggiare l’emergenza Covid.

In questi mesi infatti non sono state messe in atto alcuna programmazione e adeguate iniziative di rafforzamento del personale sanitario, della formazione e delle competenze, se non una grottesca campagna di propaganda, cavalcata anche dal Ministro Speranza, di allestimento dei due tendoni da fiera, donati dal Qatar, allestiti a valle dell’ospedale, nel parcheggio adiacente la stazione ferroviaria di Macchia Romana.

Intanto altri ospedali territoriali, restano del tutto sottoutilizzati o non utilizzati, come quelli di Maratea (con sale operatorie e padiglioni mai utilizzati) e Venosa.

Di fronte a tale condizione di evidente rischio di collasso del sistema, in caso di un ulteriore e prolungato incremento dei contagi e dei ricoveri, prospettare una riapertura delle scuole medie ed elementari, da parte di chicchessia, appare come una proposta sciagurata e irresponsabile, dettata, probabilmente, da interessi di consenso o personali.

Gli alunni, di ogni fascia di età, sono esposti al contagio quanto e più facilmente (per la intrinseca difficoltà di rispettare rigidamente i protocolli Covid) degli adulti, e, proprio per il fatto di non presentare, nella maggior parte dei casi, alcun sintomo, rappresentano insidiosi e incontrollabili agenti di trasmissione del contagio, come già avvenuto in innumerevoli circostanze.

Il diritto alla salute di tutti e l’urgente riduzione della curva dei contagi costituiscono, in questo momento, la priorità assoluta e non negoziabile.

D’altra parte il diritto allo studio va assicurato a tutti, in maniera orizzontale ed egualitaria, attuando tutte le possibili misure di sussidi e i percorsi di affiancamento nell’utilizzo degli strumenti informatici, in particolare nei confronti delle fasce più deboli.

Pertanto, UsbPubblico Impiego Basilicata, chiede al Presidente Bardi, di non farsi condizionare da proposte e richieste irresponsabili e di confermare la precedente decisione, del tutto sensata, di mantenere tutte le scuole chiuse.

Paolo Baffari Usb Basilicata Pubblico Impiego