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Fca Melfi, cassa integrazione per lavoratori delle zone rosse

9 novembre 2020 | 11:34
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Fca Melfi, cassa integrazione per lavoratori delle zone rosse

I sindacati chiedono di estendere la misura anche alle aziende dell’indotto

In data odierna la Fca di Melfi ha avviato la procedura relativa alla sospensione temporanea delle attività lavorative con ricorso al trattamento di integrazione salariale ordinaria per i lavoratori delle zone rosse. 

La comunicazione di cassa integrazione fa seguito alla richiesta delle organizzazioni sindacali Fim Uilm Fismic e Aqcf del 6 novembre in cui si chiedeva a Fca, in relazioni ai circa 250 lavoratori delle zone rosse di Genzano e Irsina, uno strumento adeguato per la copertura economica delle assenze dei suddetti lavoratori a seguito dell’ordinanza n. 41 del 2 novembre 2020 del presidente della Regione Basilicata.

Ancora una volta -spiegano i sindacati- attestiamo con grandissimo rammarico che la politica, a partire da quella regionale, oltre ad emettere le ordinanze di cui non entriamo nel merito, non ha, nonostante i diversi solleciti, provveduto ad emettere disposizioni normative regionali che potessero garantire il salario dei lavoratori.

È molto semplice ordinare le chiusure ma vorremmo che accanto alle suddette ordinanze ci siano anche disposizioni regionali che possano assicurare la copertura economica dei lavoratori.

Ora è necessario -chiedono Fim Uilm Fismici e Aqcf- che anche tutte le aziende dell’Indotto avviino la procedura Cigo per garantire il salario ai lavoratori provenienti dalle zone rosse.

Come più volte richiesto anche in tempi non sospetti, vista la drammaticità della situazione, è necessario urgentemente mettere in campo uno screening complessivo di tutti i lavoratori affinché si possa continuare in maniera più serena a lavorare.