Senza scuola siamo senza futuro. Il grido di dolore di uno studente lucano

27 ottobre 2020 | 09:47
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Senza scuola siamo senza futuro. Il grido di dolore di uno studente lucano

Siamo noi, gli emarginati ed inutili studenti, l’ultima ruota del carro chiamato Italia

Di seguito la lettera aperta di Antonio Simonetti, coordinatore dell’Unione degli Studenti Basilicata e rappresentante degli studenti dei Licei di Melfi.

Siamo noi, gli emarginati ed inutili studenti, l’ultima ruota del carro chiamato Italia. Lasciati ormai a noi stessi da una politica sorda che non ci ascolta. E già, perché qui non ci ascolta nessuno, tutti sanno tutto e noi, poveri cretini, siamo lasciati in balia del caos e con noi Dirigenti scolastici e docenti. Facile dire: “Chiudiamo le scuole”, “Facciamo la Dad” quasi come se la Dad e la didattica in presenza siano equiparabili, tanto siamo una generazione di falliti, a cosa serviamo? Un tipo di didattica vale l’altra, quindi inondiamo i dirigenti di note ministeriali, protocolli, normative varie e poi chiudiamo la scuola.

“Tutti dobbiamo fare sacrifici” ci siamo sentiti dire, ma voi state sacrificando il futuro del vostro paese. “Sono necessari dei tagli, tagliamo i fondi destinati all’istruzione” ci siamo sentiti dire, ma voi state tagliando il futuro del paese. Senza scuola, siamo senza futuro, state privando l’Italia del suo futuro. I vostri errori gravano sulle nostre spalle, la colpa non è nostra, la colpa è vostra.

Firmato, un povero liceale cretino non degno di nota come tanti altri.