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Matera, i 14 anni del Musma e il centenario della nascita di Pietro Consagra

13 ottobre 2020 | 11:32
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Matera,  i 14 anni del Musma e il centenario della nascita di Pietro Consagra
Pietro Consagra sulla Murgia

Festeggiamenti doppi al Museo della Scultura contemporanea della città dei Sassi con la mostra “Artista, ma chi sei?!”

Doppio festeggiamento per il Musma: mercoledì 14 ottobre 2020, data in cui ricorre il quattordicesimo compleanno del Museo della Scultura contemporanea della città dei Sassi, la cooperativa di gestione Synchronos ha scelto di celebrare, con la mostra “Artista ma chi sei?!”, i cento anni dalla nascita dello scultore Pietro Consagra, nato a Mazara del Vallo il 6 ottobre 1920 e figura fondamentale per Matera e per il suo Museo di Scultura contemporanea.

Nel 1978, in collaborazione con il Comune, nella sede del circolo culturale La Scaletta fu allestita l’esposizione del Concorso Internazionale previsto dalla legge per il recupero e la valorizzazione dei Sassi. In quello stesso anno, Consagra era stato invitato dal critico d’arte Giuseppe Appella e dai membri del Circolo a realizzare una mostra per Matera. Visitati i Sassi e visionati i progetti per il loro recupero, l’artista rimase profondamente scosso da quello che secondo lui sarebbe stato un “interventismo forsennato”.

Decise allora di realizzare 11 “Sculture per Matera” 11 grandi opere in ferro – la più piccola misurava 1,96 metri, la più grande 2,84 – “Ferri” bifrontali che incorniciavano i Sassi e la Murgia per sottolinearne la perfetta armonia delle parti e tentare di proteggerli da interventi architettonici poco adatti alla loro storia e conformazione.

Il segno, le forme, il ritmo dei “Ferri” seguivano il ritmo dei canali della raccolta delle acque, la forma delle cantine, i segni dei fossili incastonati nella calcarenite degli antichi rioni materani, le cui abitazioni, per la maggior parte evacuate negli anni ‘50 perché ritenute inagibili, non avevano ancora, alla soglia degli anni 80, trovato una sistemazione idonea.
Per l’occasione Consagra scrisse anche la Lettera ai materani, un accorato appello a riprendere possesso delle case dei Sassi e a “difenderli dalla bruttezza”.

Sempre del 1978, si fece promotore, insieme ad artisti come Andrea Cascella, Agostino Bonalumi, Dadamaino, Mimmo Rotella, Piero Dorazio, Giulio Turcato, della creazione di un “Fronte dell’Arte”, un sorta di “senato di artisti” per difendere la bellezza delle città dagli eccessi dell’edilizia contemporanea.

La mostra “Artista ma chi sei?!” si propone di entrare nel mondo di Pietro Consagra, decifrare il senso e il significato del suo rapporto con la città dei Sassi in relazione all’arte e all’architettura del suo tempo.

Dal temperamento dirompente e combattivo, vulcanico come la sua terra d’origine, mosso da una forte spinta etica, Consagra ha vissuto continuamente alla ricerca di nuove soluzione che potessero sottrarre l’arte a categorie troppo strette. Alla principale attività di scultore ha sempre affiancato quella di scrittore con pensieri, riflessioni, spunti polemici, considerazioni politiche, ironici e raffinati componimenti poetici.

Pietro Consagra, come ben si deduce nella “Lettera ai materani” e nel manifesto del “Fronte dell’arte”, si è esposto in prima persona per difendere il ruolo dell’arte e dell’artista “sentendo sempre in sé il dovere della coerenza, con la sensazione, però, di poter sbandare da un momento all’altro”.

Noto come l’”artista della frontalità”, le sue sculture si pongono in colloquio con lo spettatore, non vogliono rappresentare il centro della visione, non aspirano a fornire una verità assoluta, ma puntano a essere lo stimolo a guardare la realtà da diversi punti di vista.

Le opere in mostra al Musma appartengono a differenti nuclei di donazioni e prestiti: si va dalla donazione Alina Kalczyńska Scheiwiller, a quella di Maria Pia e Luigi Lambertini ai piatti, le brocche e i vasi prodotti nel laboratorio dell’artigiano materano Giuseppe Mitarotonda, da lui gentilmente offerte in prestito.
In tutte ritorna il suo caratteristico segno grafico, linee curve che si aprono e richiudono succedendosi con eleganza e armonia in grafiche, ceramiche e tempere.

Completano l’allestimento opere di Fausto Melotti, protagonista della seconda Grande Mostra nei Sassi, nel 1987, allestita in San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù (come tutte le successive esposizioni) e Sebastian Matta, grande amico di Consagra e artista della mostra del 1995.

Di anno in anno, il complesso rupestre di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù ha ospitato monografiche e collettive di alcuni tra i più grandi maestri della scultura contemporanea e delle giovani promesse dell’arte.

Dopo ogni mostra galleristi, collezionisti, gli stessi artisti e le loro famiglie hanno donato un’opera al circolo culturale La Scaletta e alla Fondazione Zetema. A questo nucleo originario di sculture si è aggiunto quello delle donazioni ottenute tramite la mediazione di Giuseppe Appella allo scopo di creare il MUSMA, ovvero il Museo della Scultura contemporanea di Matera, uno spazio che esponesse stabilmente antiche e nuove opere. La collezione del Museo è in costante crescita, negli ultimi anni soprattutto grazie alla formula della residenza d’artista. A partire dal 2016, infatti, la cooperativa Synchronos, che attualmente si occupa anche  della curatela delle mostre, invita gli artisti a porre Matera, il suo territorio e la peculiare struttura del MUSMA in relazione con la realtà contemporanea.

Questa linea di gestione ha condotto alla creazione di opere di straordinaria potenza espressiva proprio perché nate, come già accadde con Consagra, da una interpretazione della storia e del sentire della città dei Sassi attraverso l’indiscutibile e peculiare sensibilità di un artista. Per queste ragioni Synchronos ha deciso di ricordare Pietro Consagra proprio il giorno in cui il Musma nacque quattordici anni fa.

Nota a cura dell’Ufficio stampa del Musma