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Il Centro internazionale di dialettologia non deve chiudere. L’appello di Unla Basilicata

28 ottobre 2020 | 11:43
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Il Centro internazionale di dialettologia non deve chiudere. L’appello di Unla Basilicata

Lo dichiara Leonardo Pace, delegato regionale dell’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo

Il Centro internazionale di dialettologia, fondamentale presidio di cultura, ricerca e conservazione dell’identità  lucana non deve chiudere”. Lo dichiara Leonardo Pace, delegato regionale dell’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (U.N.L.A.) in una nota che pubblichiamo di seguito.

“Il centro internazionale di dialettologia che opera presso l’Università degli Studi della Basilicata dal 2008 è frutto un progetto finalizzato alla creazione di un Atlante linguistico della Basilicata (A.L.Ba.) la cui proposta formulata del 2007, fu accolta con entusiasmo dal Giunta regionale di allora.

Nel corso dei suoi dodici anni di attività il Progetto A.L.Ba. ha organizzato sei convegni internazionali di dialettologia che hanno visto la partecipazione di autorevoli studiosi provenienti dalle più prestigiose Università nazionali e internazionali. I contributi discussi nel corso degli incontri sono confluiti in altrettanti volumi di atti, l’ultimo dei quali è in corso di stampa. Ha inoltre organizzato tre edizioni della Scuola Internazionale di Dialettologia che hanno visto la partecipazione di numerosi studenti e studiosi italiani e stranieri. Dal 22 marzo 2018 il Progetto A.L.Ba. è diventato ufficialmente Centro Internazionale di dialettologia. Il Centro è una struttura interateneo con l’Università di Palermo e ha un comitato tecnico scientifico internazionale che comprende le Università di Cambridge, Oxford e Pisa.

Il C.I.D. ha organizzato numerose iniziative per il territorio oltre agli incontri divulgativi che da un decennio tiene in tutti i paesi della Regione con l’intento di rendere consapevoli i parlanti dell’importanza del proprio patrimonio linguistico.

L’Unla tra il 2018 e il 2019, in collaborazione con il C.I.D. , l’Istituto Comprensivo Federico II Avigliano Frazioni, e diversi organismi culturali tra i quali l’Unitre, ha organizzato un corso di Dialettologia nel Comune di Avigliano con lo scopo individuare e definire metodologie didattiche che potessero avvicinare il mondo della scuola, gli operatori culturali e in generale l’opinione pubblica alla dimensione dialettale per costituire una rete complessa di competenze attraverso la quale creare una vera e propria catena di salvaguardia dei dialetti con coinvolgimento del territorio.

L’iniziativa, che ha coinvolto numerosi giovani e adulti del territorio, è stata l’occasione per riscoprire i tratti identitari comuni a tutta l’area aviglianese e lucana, e per creare un ponte fra le generazioni andando a ripescare vecchie espressioni dialettali che altrimenti rischiavano di scomparire, mettendole a disposizione delle giovani generazioni . Tutto ciò, grazie alla disponibilità infinita della Direttrice del C.I.D. Prof. Patrizia del Puente e dei suoi giovani collaboratori, è stato fatto a costo zero per gli organizzatori.

E’ bene ricordare , inoltre, che questo enorme lavoro di ricerca e divulgazione scientifica , oltre a produrre i benefici sopra descritti, riesce a dare lavoro a 8 giovani ricercatori lucani (eccellenze lucane) .

Ci si chiede, quindi, perché chiudere una istituzione culturale che produce evidenti risultati apprezzati in tutto il mondo (100 professori da varie università di tutto il globo hanno inviato messaggi di sostegno) per l’ottimo lavoro svolto all’interno dell’Ateneo lucano?

L’Unla di Basilicata fa appello alle Istituzioni preposte perché consentano la prosecuzione delle attività del C.I.D. che con tanto impegno producono ricadute importanti su tutto il territorio regionale. Il Centro Internazionale di Dialettologia, fondamentale presidio di cultura, ricerca e conservazione dell’identità lucana non può e non deve chiudere.

Leonardo Pace Delegato regionale UNLA Basilicata