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Stupro di minorenni a Pisticci: “brutale, grave ed efferato”. Quattro arresti e altri 3 indagati

11 settembre 2020 | 12:45
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Stupro di minorenni a Pisticci: “brutale, grave ed efferato”. Quattro arresti e altri 3 indagati
La conferenza stampa dell'arresto

La polizia ha eseguito le misure cautelari in carcere questa mattina. Si cerca l’ottavo ragazzo. All’interno il video dell’arresto

Stupro commesso con estrema brutalità, gravità ed efferatezza con modalità subdole da otto ragazzi. E’ quanto emerso al termine delle indagini per la violenza sessuale subita da due 15enni inglesi a Marconia di Pisticci (Matera).

Nel corso della mattinata odierna, gli Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato il 23enne Michele Masiello, il 22enne Alberto Lopatriello, il 21enne Alessandro Zuccaro e il 19enne Giuseppe Gargano, tutti residenti a Pisticci.

I quattro arrestati sono indagati per aver commesso violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti delle due minorenni di nazionalità britannica, avvenute nel corso della notte tra il 7 e l’8 settembre scorsi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, e condotte dalla Squadra Mobile di Matera e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, hanno portato a contestare i reati ai quattro, come meglio chiarito nell’ordinanza del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Matera che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. Altri tre sono indagati in stato di libertà.

Le indagini sono state rapidissime e hanno portato in tempi brevissimi all’emissione della misura cautelare evidenziando in modo chiaro l’estrema brutalità, gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che sarebbero state replicabili nei confronti di altre donne inermi.

Come ricostruito dagli inquirenti, alle 3.30 dell’8 settembre le minorenni hanno chiamato il 118, riferendo di aver subito una violenza sessuale da parte di un gruppo di ragazzi, violenza avvenuta intorno alle ore 00.30 circa a Marconia, nel giardino di una villa in cui si teneva una festa privata.

Dopo essere state visitate e trasportate in ospedale, le minorenni, che non comprendevano la lingua italiana, sono state ascoltate in forma “protetta” dagli inquirenti e da psicologhe e con una ricostruzione precisa dei fatti hanno raccontato che, poco dopo essere arrivate alla festa, erano state avvicinate da due degli indagati, che non avevano mai visto prima.

I ragazzi avrebbero dapprima instaurato con le minorenni un rapporto amichevole, carpendone la loro fiducia. Successivamente si sono avvicinati a loro altri partecipanti alla festa, approfittando anche dello stato di alterazione psichica delle due minorenni, dovuto all’assunzione di alcool.

Uno di questi, spingeva con forza una delle due minorenni in una zona buia sul retro della villa, seguito dagli altri tre arrestati e dall’altra ragazza, che seguiva la sua amica.

Giunti in un campo, venivano perpetrate due distinte violenze sessuali nei confronti delle minorenni, sia da parte dei quattro, che da parte di altri soggetti, in un numero di ulteriori 4 persone, tre dei quali al momento indagati in stato di libertà.

Le stesse si protraevano per circa 15 minuti, fino a quando il gruppo composto da 8 soggetti si allontanava dal luogo delle violenze, seguito a distanza di qualche minuto dalle minorenni.

Sono state ascoltate molte persone informate sui fatti e analizzate le immagini delle telecamere di sorveglianza della villa, che inquadravano le fasi immediatamente precedenti e immediatamente successive alle violenze sessuali, fornendo così un indubbio riscontro al racconto delle vittime. Importanti elementi probatori, a sostegno di quanto dichiarato dalle ragazze, sono stati acquisiti con i rilievi tecnici svolti dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.

Inoltre, uno degli indagati, durante l’interrogatorio ha fornito elementi utili alla ricostruzione dei fatti ed alla individuazione degli altri autori.

Sono in corso altri accertamenti per risalire all’identità dell’ottavo autore delle violenze.

I 4 sono stati associati presso la Casa Circondariale di Matera.

I particolari emersi dalle indagini sono stati illustrati in mattinata nel corso di una conferenza stampa alla Questura di Matera dal Questore, Luigi Liguori, dal procuratore Capo di Matera, Pietro Argentino, e dal pm titolare delle indagini.

Qui il video dell’arresto