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Petrolio, Basilicata: Total e Regione come il marchese del Grillo

7 agosto 2020 | 18:28
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Petrolio, Basilicata: Total e Regione come il marchese del Grillo

Spiccioli lanciati dal balcone umiliano le speranze di sviluppo

“Un primo programma di interventi per la valorizzazione culturale dei territori è stato deliberato dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Bardi, in attuazione dell’Accordo Quadro Regione Basilicata – contitolari della concessione petrolifera “Gorgoglione”. (Total, Tempa Rossa, ndr)

Sulla base delle proposte progettuali presentate al tavolo paritetico del 5 agosto scorso sono stati finanziati interventi per eventi, valorizzazione e promozione del territorio, percorsi turistici, promozione artigianato ed attività produttive locali per una spesa complessiva di circa 243.000 euro da realizzare nei 13 Comuni del comprensorio petrolifero già questa estate. I Comuni interessati sono Aliano, Anzi, Armento, Colobraro, Guardia P., Laurenzana, Missanello, Pietrapertosa, Stigliano, Gorgoglione, Cirigliano, Accettura, Castelmezzano.

Con 35.000 euro è stato finanziato il programma del Comune di Corleto Perticara, con 28.000 a testa sono stati finanziati i programmi dei Comuni di Guardia Perticara e Gorgoglione, con 18.167 quello del Comune di Aliano. Per ogni altro Comune il finanziamento è pari ad euro 16.667.”

È quanto fa sapere la Regione Basilicata a mezzo stampa.

Ebbene, per valorizzazione culturale dei territori che cosa si intende? Semplice: finanziare con pochi spiccioli interventi in modalità spezzatino. Una media di 18mila euro per ciascuno dei 13 Comuni. Un’elemosina della Total utile a qualche manifestazione circense e culinaria estiva. Qualcuno pensa che con 243mila euro spartiti in micro-progetti si possa realizzare qualcosa di definibile come “valorizzazione e promozione del territorio di un comprensorio petrolifero?

Un approccio infecondo da cui emerge ancora una volta la sostanziale incapacità della classe politica locale e regionale di utilizzare le risorse in una prospettiva di sviluppo che guardi oltre il condominio. Forse, 243mila euro per un progetto unico del territorio e non dei “territori” sarebbe stato più intelligente. Tuttavia, ci vorrebbero ben altre risorse, per un degno programma di valorizzazione e promozione culturale dell’area. Purtroppo, al momento, i soldi dei benefattori della multinazionale predatoria francese, quelli sono.

Emblematico questo episodio, preludio di iniziative simili nel futuro, fondate sulla distribuzione di piccole cifre per fare nulla o semplicemente per accontentare i sudditi che aspettano il marchese del Grillo per il lancio della frutta dal balcone.