Petrolio, Tempa Rossa: la politica svende il futuro e la Total lo compra in contanti
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A Corleto Perticara e dintorni la dignità, i diritti, la salute, prezzati sulle bancarelle del mercato della miseria
Il sindaco di Corleto Perticara, il Comune lucano sotto la giurisdizione della Total, è certo di vincere le prossime elezioni amministrative di settembre. Tant’è che con i soldi anticipati dai francesi, 1 milione di euro, Antonio Massari, si sta scatenando con bandi e promesse. Domani 6 agosto presenterà ai cittadini con un’iniziativa pubblica il “Bando caldaie” e il “Bando Sicurezza”.
In pratica si tratta di contributi a cui potranno accedere al massimo 8 soggetti per il primo e 10 per il secondo, in base a quanto ci dicono fonti interne al Comune. Immaginate quei pochi cittadini che otterranno il contributo per installare nuove caldaie, probabilmente non potranno beneficiare della misura governativa del bonus 110%. Al danno la beffa. Ma tutto fa brodo. Anche il bonus comunale per le attività danneggiate dal Covid: 300mila euro da distribuire a tutti, ma proprio a tutti.
Insomma, un’estate frenetica quella di Antonio Massari, frenetica come quella dei suoi amici francesi che ancora non riescono a tenere sotto controllo l’impianto a Tempa Rossa, mentre pare abbiano assunto il controllo del territorio grazie a sindaci “ragionevoli” che fanno gli “interessi delle loro comunità”.
Intanto, continua la guerra per l’occupazione. Le assunzioni vecchie e nuove si giocano sulla partita del consenso a livello regionale. I politici, con l’ufficio nel palazzo della Giunta e del Consiglio, provano a manovrare il flusso delle assunzioni per favorire i sindaci o i candidati della loro corrente politica. Tanto a me tanto a te. Si tratta di manovalanza, perciò più facile da gestire nel mercato della miseria e nella contrattazione con le ditte dell’indotto e con la Total. La stessa musica viene suonata dalle parti della Val d’Agri con Eni.
Ormai è un bazar dove si vendono e si comprano dignità, diritti, salute, ambiente. I sindaci svendono il futuro delle loro comunità, la Total lo compra in contanti. È sempre una questione di consenso, di soldi, di potere, di dominio, di miseria. Non solo a Tempa Rossa, ma anche in Val d’Agri.
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