La Basilicata è in mano ai petrolieri e ai loro scudieri. A Corleto Perticara una manciata di euro per una manciata di voti

21 agosto 2020 | 13:47
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La Basilicata è in mano ai petrolieri e ai loro scudieri. A Corleto Perticara una manciata di euro per una manciata di voti
Un momento dell'incontro

Mentre il sindaco è impegnato a garantire la sopravvivenza dei cittadini e la sua rielezione, la Total in questi stessi giorni avrebbe messo sotto osservazione i profili social di alcuni lavoratori e i loro contatti, per capire chi tra loro lascia trapelare informazioni all’esterno, per scoprire chi tradisce il padrone

Il Comune di Corleto Perticara (Potenza) “affida il servizio di manutenzione di immobili comunali per un periodo di 2 mesi circa e comunque fino alla concorrenza dell’importo posto in gara, alla ditta Tecno Edil di Varallo Salvatore con sede legale in Contrada Scarpano SNC – Marsico Nuovo (Potenza), per una spesa complessiva di € 117.937,45 oltre iva per € 11.793,75 per complessivi € 129.731,20.” Soldi del petrolio. Qui la determina.

Al momento sono 31 le persone che firmeranno il contratto il 31 agosto e prenderanno servizio dal primo settembre. Il sindaco, Antonio Massari, incontrando i “fortunati” nella piazzetta coperta del Comune, ieri sera 20 agosto, ha detto che si tratta di 5 settimane di lavoro per 18 ore settimanali. Ed ha precisato che se la Total darà altri soldi il contratto sarà prolungato, facendo capire che questa è molto più che un’ipotesi.

La Tecno Edil deve essere una benefattrice. Unica ditta a presentare offerta con un ribasso del 57,45% sull’utile di impresa previsto in euro 10mila circa. Quindi la Tecno Edil prevede di realizzare in questo progetto circa 4mila euro di utile. Il sindaco, invece, deve essere un paternalista contemporaneo che usa metodi feudali, vagamente autoritari, con un linguaggio persuasivo. Un keynesiano che non ha studiato Keynes.

Nel bando per l’affidamento si prevede un servizio di manutenzione di immobili comunali per un periodo di 2 mesi circa e comunque fino alla concorrenza dell’importo posto in gara. Nel discorso in piazzetta di ieri sera il sindaco parla di 5 settimane che proprio non sono “due mesi circa”.

La previsione originaria pare fosse “l’assunzione” di 45 unità, tuttavia alcuni avrebbero rinunciato, o meglio si sarebbero rifiutati di partecipare alla sceneggiata, poiché pare abbiano avvertito un brivido nel sedere: praticamente si sarebbero sentiti presi per i fondelli. Perché? Probabilmente la risposta è in un semplice calcolo aritmetico: 18 ore settimanali per 5 settimane corrispondono a non più di 700 euro per tutto il periodo di lavoro. E dunque il sindaco ancora una volta distribuisce miseria. E lo fa in prossimità delle elezioni amministrative e a due giorni dalla presentazione delle liste. Questa gente lavorerà con l’illusione di proseguire in futuro, a cavallo delle elezioni: si vota il 20 e 21 settembre nel pieno dell’attività di manutenzione.

Perché contrattualizzare 31 persone a 700 euro anziché dieci persone a 2mila euro o cinque a 4mila euro? Perché a 18 ore e non a 36 ore? Semplice: non è una questione di dignità delle persone, è una questione di voti. Certo, Massari si guarda bene dal chiedere in pubblico la “meritata” preferenza. Non possiamo negare tuttavia che certe operazioni, a ridosso delle elezioni, potrebbero configurarsi come implicito invito allo scambio.

Antonio Massari, presenta la grande iniziativa in piazza, promette altri soldi e tempi migliori grazie alla Total e grazie al suo genio con l’unico scopo di assicurarsi un altro mandato da sindaco.

In questi ultimi mesi è stato molto attivo sul fronte della distribuzione di misere ed illusorie prebende gentilmente fornite dal feudatario francese che ha il dominio assoluto sul territorio.

Al contrario non ci è sembrato molto sveglio su altre fondamentali questioni. Eventi anomali a Tempa Rossa, fiammate, fumi, odori molesti, inquinamento carsico. Lui, Massari, sta sempre zitto, non chiede mai conto alla Total e quando lo fa, se lo fa, è per puro protocollo di decenza della rappresentanza.

Il suo è un paternalismo “autoritario” in quanto impone ai suoi cittadini modalità di utilizzo di risorse pubbliche – quindi di proprietà dei cittadini –  in nome del (reale o presunto) benessere di questi.

Eppure, al centro di tutto dovrebbe esserci la tutela della salute e della qualità dell’ambiente, la ricerca di alternative più serie allo spopolamento, alla disoccupazione, insomma ci sarebbe bisogno una visione di sviluppo di quel territorio martoriato dal petrolio.

Da queste parti, invece, si usano i soldi del padrone Total affinché un sindaco continui a tenere a bada la popolazione. È tutto qui. Sviluppo, tutela dell’ambiente, contrasto allo spopolamento, tutela della salute pubblica, diritti, sono parole che ormai molta gente neanche più pronuncia. “Perché qui bisogna sopravvivere.”

E mentre il sindaco Massari è indaffarato a garantire la sopravvivenza, la Total in questi stessi giorni avrebbe messo sotto osservazione i profili social di alcuni lavoratori e i loro contatti, per capire chi tra loro lascia trapelare informazioni all’esterno, per scoprire chi tradisce il padrone. Dal Feudo di Tempa Rossa-Corleto-Guardia-Gorgoglione è tutto per oggi.

Le foto dell’incontro di ieri sera

corleto
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Nella foto, il sindaco, Antonio Massari

Antonio Massari

Massari sul palco da vincitore delle scorse elezioni

Massari