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Braccianti migranti: cara Regione Basilicata, a che gioco giochiamo?

28 agosto 2020 | 15:12
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Braccianti migranti: cara Regione Basilicata, a che gioco giochiamo?

Altragricoltura: “Tutto come sempre nonostante le promesse: migranti per strada, bandi nel cassetto, istituzioni impreparate, caporali che se la ridono”

L’Assemblea dell’Alleanza sociale per la sovranità alimentare, riunita in questi giorni on line nell’ambito dei lavori del Seminario della scuola contadina è venuta a conoscenza della grave situazione di Palazzo San Gervasio in Basilicata, dove da due giorni un nutrito gruppo di migranti vengono tenuti in condizioni disumane di abbandono senza alcun tipo di assistenza, ed esprime la sua indignazione.

Si tratta di persone che stanno, come tutti gli anni, seguendo il ciclo della “transumanza” interna offrendo il proprio lavoro nelle varie campagne di raccolta in agricoltura. Uomini e donne che non chiedono altro che di essere trattati con dignità.
Sono anni che si discute di centri di accoglienza. Sono anni che le istituzioni si fanno cogliere sempre impreparate rispetto alle esigenze reali degli esseri umani che comunque concorrono alla ricchezza produttiva di questi territori e da sempre sostengono e agiscono nell’integrazione totale.

Questo vale per Palazzo San Gervasio (dove pure è previsto che dal primo settembre sia aperta la struttura di accoglienza ma dove era fin troppo prevedibile che i lavoratori sarebbero arrivati ben prima di quella data e per cui andava comunque organizzata e preparata una risposta) ma vale anche per il Metapontino dove era stato annunciato l’arrivo di risorse per l’ospitalità in ragione di un bando che evidentemente si è perso nelle stanze della Regione Basilicata.

Nelle settimane scorse Altragricoltura aveva lanciato più volte l’allarme e proposto di accelerare i tempi per dare risposte in questa campagna di raccolta oltre che chiesto, finalmente, un piano di gestione per le campagne di raccolta fondato sulla programmazione, un’accoglienza degna e diffusa che superi la logica delle concentrazioni e dei ghetti, servizi trasparenti ed efficaci.

Sono, queste, condizioni fondamentali per restituire serenità alle comunità, ai lavoratori indigeni e migranti, alle imprese mentre, al contrario, mantenere i migranti in condizioni sub-umane non fa altro che aumentare il potere di ricatto dei caporali, che tutti, soprattutto in campagna elettorale, dicono a parole di voler combattere.

Non c’è più un secondo tempo. Ai migranti già arrivati a Palazzo San Gervasio va garantita fin da ora assistenza e subito va trovata loro una sistemazione per le prime necessità mentre la Prefettura di Potenza deve dare garanzie che, come previsto, il primo settembre la struttura apra nella pienezza dell’efficienza.

Così è arrivato il momento che finalmente si sblocchi l’assegnazione delle risorse per l’ospitalità nel Metapontino dopo che il 31 luglio scorso è scaduta la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte di soggetti che si propongono di gestire l’ospitalità per i braccianti. “Il Prefetto di Matera, dott. Rinaldo Argentieri, aveva opportunamente sollecitato il tessuto economico ed associativo della provincia di Matera a farsi avanti ed a formalizzare proposte per l’accoglienza che avrebbe dovuto partire dai primi di agosto. Diverse realtà associative ed imprenditoriali si sono proposte rispondendo all’appello del Prefetto ma, da allora, tutto tace.” ha sottolineato Gianni Fabbris. “Che fine ha fatto il bando? Perché la Regione non risponde nemmeno alle PEC che vengono fatte per chiedere chiarimenti? Mentre il Prefetto sollecita, c’è qualche manina che insabbia?”.

Sta di fatto, che a tutt’oggi i braccianti migranti già sgomberati dalla Felandina, nonostante ci siano risorse e strumenti (circa tre milioni di euro dai fondi SUPRIME e PON LEGALITÀ) un bando che se applicato metterebbe molti di loro nella condizione di avere una soluzione alloggiativa, continuano a vivere in condizioni di fortuna e in  condizioni inumane.
L’assemblea dell’Alleanza sociale per la Sovranità Alimentare porterà sabato pomeriggio la propria solidarietà concreta andando davanti al sit-in che in queste ore è in corso nei pressi del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio con Gianni Fabbris (speciale dell’incontro in diretta streaming su radio Iafue per la Terra) che ha inviato oggi una richiesta urgente di incontro e chiarimento al Prefetto di Potenza per la situazione dei migranti già arrivati a Palazzo ed una richiesta di incontro al Prefetto di Matera per capire “in quale cassetto si è perso il bando ospitalità del metapontino.”

Lunedi mattina Fabbris si recherà comunque a Matera in Prefettura accompagnando imprenditori che hanno partecipato al bando ospitalità del Metapontino e che produrranno una documentazione inquietante: pec con richieste di chiarimento alla Regione cui, semplicemente, non viene data risposta, in barba ai criteri di urgenza che l’applicazione di quel bando richiederebbe