Braccianti, “a Palazzo San Gervasio ci è stata negata anche l’acqua”
La struttura che avrebbe dovuto accoglierli l’hanno trovata chiusa. Prosegue la protesta dei lavoratori giunti nell’Alto Bradano per la raccolta dei pomodori
I braccianti stagionali riuniti in presidio davanti al centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio, continuano a denunciare le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere.
Arrivati nei giorni scorsi hanno trovato la struttura che avrebbe dovuto accoglierli chiusa.
“Abbiamo chiesto al sindaco di Palazzo San Gervasio di poter entrare nel campo comunale di calcio-spiegano i braccianti- e non ci ha dato alcuna risposta. Gli abbiamo chiesto di predisporre un tubo per l’acqua fuori da questo e non ci ha dato risposta. Noi lavoriamo fino a 10 – 12 ore al giorno mentre le ditte che lavorano al centro di accoglienza alle 14 chiudono il cantiere. Dormire ancora sul ciglio della strada è pericoloso per cui la situazione sta diventando insostenibile.
Sono giorni che non riusciamo a lavarci e le istituzioni non sembrano aver preso nessuna precauzione per gli uomini, ledonne e la comunità intera in relazione al Covid 19″.