Prima Città del Mezzogiorno che insieme all’Anpi, all’Unione degli studenti, Libera ed Arci ha deliberato contro odio e discriminazioni
Melfi è la prima Città del Mezzogiorno che insieme all’Anpi, all’Unione degli studenti, Libera ed Arci dichiara “lotta al razzismo” e chiede un coordinamento delle politiche sociali sul territorio regionale.
Così la Città di Melfi nella scorsa assise consiliare ha approvato all’ unanimità prima una delibera consiliare che impegna il Sindaco e la Giunta a “produrre ogni utile sforzo per rendere più efficace e coordinato il sistema degli aiuti alle famiglie e alle persone a rischio di esclusione sociale” e poi un ordine del giorno per aderire alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”.
Due delibere consegnate oggi dal sindaco, Livio Valvano, al Responsabile Anpi nazionale dell’Area Sud, Vincenzo Calò alla presenza del responsabile regionale Anpi, Michele Petraroia, dell’Anpi di Melfi, Peppino Brescia, Angela di Lalla dell’Anpi Melfi, e Giulio Festa dell’Unione degli Studenti.
Per Petraroia “da Melfi parte un messaggio molto chiaro ed arriva all’Anpi nazionale. Melfi è la prima Città del meridione che si pone come buona pratica amministrativa con un ruolo insostituibile dei Comuni. E’ un modello che chiama in causa la Regione e i 9 ambiti territoriali per prevedere azioni di contrasto alla povertà. E’ questa la strada giusta per una battaglia ideale e concreta”.
“Continua la collaborazione – ha detto Brescia- tra Anpi ed Amministrazione comunale nel sostenere i valori democratici ed antifascisti previsti dalla Costituzione Italiana . A nome dell’Anpi devo dare atto all’Amministrazione comunale di aver previsto da tanti anni nel bilancio comunale una voce specifica per celebrare momenti storici del nostro Paese e nello stesso tempo dimostrare concretamente sensibilità nei confronti delle categorie più svantaggiate della nostra comunità”.
Per il sindaco Valvano “il Consiglio ha affermato i principi costituzionali in concreto. A Melfi abbiamo provato a stimolare il Governo Regionale affinchè si faccia il bene dell’intera comunità lucana. Il Comune ha provato a fare qualcosa di concreto con la IES Card in piena emergenza Covid. Da Melfi è partito un messaggio di vicinanza e di stimolo ai più deboli. A breve uscirà la graduatoria definitiva”.
“Siamo contenti di dare il nostro contributo anche politico- ha aggiunto Di Lalla- con due delibere che riportano ai valori che appartengono a questa comunità”.
“Anche i giovani devono essere vicini ai principi Costituzionali- ha sottolineato Festa- e noi studenti abbiamo il dovere di studiare e di aggiornaci per cambiare davvero”.
“Chi è che ha la responsabilità di tutelare – ha detto Calò- i diritti dei più deboli? Le associazioni, l’Anpi, i partiti ed i sindacati ma in primis gli amministratori. Un plauso va al sindaco di Melfi che ha dimostrato in concreto e non solo a parole di attuare i principi costituzionali che sono alla base del vivere comune”.
Danilo Di Chio – membro Comitato Provinciale Anpi Basilicata