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I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada

7 luglio 2020 | 10:45
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I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada
I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada
I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada
I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada
I bambini si riprendono la città, spazi e tempi per l’educazione attiva di strada

A Potenza la Festa del gioco di strada 2020, edizione diffusa. Dall’8 luglio al 6 agosto nell’ambito del progetto “Un, due, tre … stelle!”

Si terrà a Potenza, quest’anno in versione diffusa, la seconda edizione della Festa del gioco di strada realizzata nell’ambito del progetto “Un, due, tre … stelle!” promosso dalla cooperativa sociale Centostrade in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Leopardi e una rete di 9 partner di terzo settore (Consorzio C.S., La luna al guinzaglio, CiclOstile, Zer0971, Officina 0, ParimPari, Libreria Senzanome, Lithodora).

Il Progetto ha il sostegno istituzionale del Comune di Potenza attraverso l’U.D. Servizi alla Persona e del Garante per l’infanzia e l’adolescenza di Basilicata e si avvale del supporto formativo della Federazione Italiana dei CEMEA (Centri di Esercitazione ai Metodi di Educazione Attiva) e del Centro Territoriale Mammut di Napoli.

“Un, due, tre … stelle! O del congegnare ponti e rac-conti” – selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – si propone di diffondere metodologie e pratiche ludiche di educazione attiva sia nella Scuola che nella Città.

L’Educazione Attiva di strada è, infatti, una delle azioni del progetto, con La Festa del gioco di strada, quest’anno alla sua seconda edizione in versione diffusa per adattarsi alla situazione attuale.

Aprire la città ai bambini risponde all’indicazione di Dewey, il padre dell’educazione attiva, che evidenziava un “nesso organico fra educazione ed esperienza personale” dove “esperienza ed educazione non si equivalgono” ma “tutto dipende dalla qualità dell’esperienza”.

E dall’esperienza, sia quella sofferta dell’isolamento per la Pandemia, sia quella gioiosa vissuta con le attività di progetto, i bambini ci restituiscono un punto di vista innovativo che ci permette di ripensare città più accoglienti per tutta la comunità.

Come bene ha provato a insegnarci in questi anni Francesco Tonucci con la sua proposta di Città delle bambine e dei bambini, è sempre più necessario attribuire ai bambini un ruolo attivo nel processo di cambiamento della città e del rapporto tra città e cittadini: “I bambini sono soggetti attivi, in grado di influenzare l’ambiente in cui vivono, di interpretare i loro bisogni ed esprimerli. Attraverso i loro occhi possiamo vedere una città migliore, e ripensare un contesto urbano che sia più adeguato a loro e a tutti i cittadini. Ascoltare i bambini significa infatti dare voce alle esigenze di chi è stato sottovalutato nell’ideazione della città, significa aprire un punto di vista innovativo per rifondare su logiche ed equilibri diversi una città nuova”.

La festa del gioco di strada è quindi un punto di partenza e non un punto di arrivo. L’occasione per rilanciare anche a Potenza una riflessione sugli spazi pubblici e sull’idea di città. Una riflessione, per esempio, su come liberare spazi nuovi a partire dalla possibilità di rendere più agevole se non proprio strutturale la chiusura di strade e piazze per consentire il diritto al gioco dei bambini.

Festa del gioco