Basilicata, sanità: impossibile prenotare una visita specialistica
Lo sfogo di un cittadino: quando noi lucani tutti smetteremo di tollerare di essere trattati come un gregge di pecore?
Riceviamo e pubblichiamo
“Vi scrivo dopo aver passato vanamente 45 minuti al telefono con il CUP regionale per provare a prenotare tre visite.
In particolare ho provato a prenotare una visita otorinolaringoiatrica per mia madre, una ottantenne che ha avuto un calo dell’udito notevole negli ultimi mesi e per la quale non posso andare da un privato perché per avere diritto alle protesi deve avere un certificato medico rilasciato da azienda sanitaria pubblica.
Altra mia “assurda” richiesta è stata domandare una data per un intervento di cataratta per un’altra ottantenne e in questo caso so per certo che solo la struttura di Venosa aveva ripreso al ritmo di 20 interventi al giorno e sono stati redarguiti e costretti a scendere a 5 interventi alla volta perché altrimenti il reparto di Potenza verrebbe messo in cattiva luce.
Ultima assurda pretesa una visita cardiologica, con un’unica disponibilità a Pescopagano il 5 ottobre.
Adesso io mi chiedo, ma spero lo facciano in tanti, che senso ha spendere milioni di euro per sostenere un carrozzone inutile?
Alcuni operatori sanitari quando tireranno fuori gli attributi? Quando smetteranno di essere degli yes men (ma anche woman)?
Quando noi lucani tutti smetteremo di tollerare di essere trattati come un gregge di pecore?
Quando decideremo di lottare per uscire dall’arretratezza culturale e faremo scappare questi amministratori facendogli capire che se noi dobbiamo rischiare la vita in ogni momento loro ci dovranno precedere?
Io potrei prenotare fuori regione ma non lo farò per principio finché non vi sarò costretto.
Lucani, svegliamoci, vi immaginate cosa succederà se il Covid dovesse colpirci per davvero? Ci estingueremmo, semplicemente.”
Lettera firmata