Basilicata, sanità. I cittadini senza servizi e lor signori si fanno la guerra
Il Dg dell’Aor San Carlo di Potenza, esperto in distruzione di ospedali, ricorre al Tar per avere più soldi da sprecare
I giornali che scrivono in modo da lasciare intendere che ci sia stato un taglio ai fondi del San Carlo o che la Regione non abbia mantenuto le promesse, fanno disinformazione.
Alcuni sindacati che provano a far passare lo stesso messaggio, coprono uno dei peggiori dirigenti sanitari che la Basilicata abbia mai sperimentato.
Lo abbiamo già spiegato, non ci sono tagli, ma semplicemente un’assegnazione di risorse secondo le regole. Il riparto definitivo del fondo sanitario regionale ha semplicemente corretto un errore e annullato un atto illegittimo in sede di assegnazione provvisoria. Dunque all’Aor San Carlo sono stati ripartiti circa 10 milioni di euro in meno rispetto a quanto previsto, per errore, in sede di riparto provvisorio.
Contro il presunto taglio, Massimo Barresi, direttore generale esperto in distruzione di ospedali, ha annunciato ricorso al Tar.
Lui, il direttore che ha fatto a pezzi il San Carlo e gli altri ospedali dell’Azienda, che ha lasciato i cittadini senza i servizi più elementari, lui che ha sperperato denaro e ha portato il bilancio dell’Aor in perdita secca, si difende pubblicamente, attraverso la stampa compiacente, con frasi allucinogene del tipo: “da un bilancio attivo, ci troviamo a luglio con una forte passività”. Per colpa degli altri, naturalmente.
E, come tutte le persone braccate dalla loro stessa incapacità e negligenza, inseguite dalle loro menzogne, si difende attaccando con un linguaggio terroristico. Fa la vittima e contemporaneamente fa il tutore della salute pubblica indossando i panni dello spaventapasseri contro i cittadini: “se questi tagli dovessero permanere siamo costretti a tagliare tutti i servizi esterni e l’acquisto di materiale, bloccare il piano di assunzioni e ridurre tutte le prestazioni ambulatoriali”
Insomma, il direttore generale di se stesso e dei suoi amici, annuncia il cataclisma. Tutto questo disastro sarebbe stato provocato da un taglio di fondi che non c’è stato. Gli sprechi e la cattiva gestione della sua direzione, gli incarichi affidati a chicchessia, i medici che fuggono da mesi per causa sua, l’assenza totale di trasparenza negli atti della sua direzione, l’aumento di stipendi a soggetto, c’entrano nulla con la sciagura annunciata.
Eppure, sarebbe tutto più semplice. Massimo Barresi si dimetta per evitare la tragedia da lui annunciata. Tragedia che si verificherebbe comunque, anche se nelle sue mani dovessero arrivare altri 100 milioni di euro.
Nella foto, Massimo Barresi