Basilicata, petrolio. L’assessore all’Ambiente dorme ad occhi aperti

29 luglio 2020 | 15:54
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Basilicata, petrolio. L’assessore all’Ambiente dorme ad occhi aperti

La figuraccia di Gianni Rosa è per l’ennesima volta palese: alla Total fanno quello che vogliono e lui non sa mai niente, anzi diffonde informazioni inesatte. Non ha il controllo di nulla. Quando sa qualcosa, grazie alla stampa, interviene in modalità “can che abbaia non morde”

Che si siano verificati eventi anomali in queste settimane sia a Tempa Rossa sia al Cova di Viggiano, è noto a tutto il mondo. Fiammate altissime dalle torce di sicurezza e fumo nero a sostituire le nuvole inesistenti in un cielo azzurro. Negli ultimi giorni, soprattutto, a Tempa Rossa si sono dati alla pazza gioia. Abbiamo la sensazione – quasi la certezza – che l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa,  le informazioni non le riceva da Total ma dal nostro giornale.

Gli articoli di queste settimana hanno raccontato quasi in diretta, nell’immediato, quello che stava accadendo da quelle parti. Abbiamo informato l’assessore che a Tempa Rossa non si estraggono 15-20mila barili, come egli è andato raccontando in giro, ma oltre 40mila. Non glie lo ha detto nessuno dei tecnici e dei rappresentanti della multinazionale francese, glielo abbiamo detto noi, sollecitandolo per l’ennesima volta a darsi una mossa.

Finalmente oggi, con una nota alla stampa, Rosa ci fa sapere che lui, non è un fesso, non si fa gabbare dai francesi e dagli altri petrolieri e ancora una volta ha preso di autorità decisioni importanti. Quali? “Il 28 luglio ha diffidato la compagnia petrolifera per l’inosservanza di quanto concordato con la Regione in merito alle tempestive comunicazioni di ogni evento o anomalia. Nell’atto di diffida si chiede alla Total di trasmettere immediatamente una dettagliata relazione indicando le cause e i provvedimenti adottati in relazione agli eventi del 24 e 26 luglio, nonché un piano per la gestione di anomalie ed eventi che comportano il ripetersi di rilasci incontrollati di sostanze inquinanti nell’ambiente, da attuare in questa fase di prove funzionali di produzione.” Questa è la “drastica e dura” decisione.

Ad ogni modo Gianni Rosa anziché ringraziarci ci insulta e scrive: “A differenza di quanto alcuni detrattori hanno asserito in questi giorni, la Regione non è stata mai distratta rispetto agli accadimenti. Nel silenzio più assoluto abbiamo agito perché per noi la consapevolezza di avere una responsabilità di governo rimane sempre la strada maestra”. È vero hanno agito: hanno “invitato i preposti al monitoraggio e ai controlli tecnici a procedere a un’attenta verifica, riservandosi, dopo gli opportuni riscontri, di prendere i provvedimenti necessari a tutela dei cittadini e dell’ambiente lucano.” Bla bla bla, come sempre. Rosa dice le stesse cose e fa le stesse cose di sempre, in ritardo, dopo di che i petrolieri ritornano a fare quello che gli pare.

La figuraccia dell’assessore è per l’ennesima volta palese: alla Total fanno quello che vogliono e lui non sa mai niente, anzi diffonde informazioni inesatte. Quindi non ha il controllo di nulla. Quando sa qualcosa, grazie alla stampa, interviene in modalità “can che abbaia non morde”.