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Non buttate guanti e mascherine in strada. La petizione di due ragazzi di Avigliano

5 giugno 2020 | 17:49
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Non buttate guanti e mascherine in strada. La petizione di due ragazzi di Avigliano

Gabriele e Andrea hanno scritto ai loro concittadini per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente

Pubblichiamo di seguito la lettera di due ragazzi di Possidente di Avigliano “per sensibilizzare e denunciare apertamente un grave problema di inciviltà: l’abbandono di Dpi (guanti e mascherine) sul ciglio della strada (principalmente ss93)”. I due giovani hanno anche lanciato una petizione pubblica sulla piattaforma change.org (http://chng.it/zWWYK4CP).

“Cari concittadini, si è appena concluso un primo periodo di distanziamento sociale (la così detta “Fase 1”) dovuto all’ emergenza epidemiologica che in questi ultimi mesi ha stravolto letteralmente le nostre abitudini quotidiane. Abbiamo conosciuto questo virus attraverso i fatti di cronaca che si sono avvicendati sull’intero territorio nazionale. Però il “coronavirus” si è diffuso in modo differente tra le varie regioni, seppure il nostro comune (Avigliano) ed, in particolare la nostra frazione di Possidente, si è dimostrata sensibile alla vicenda nel maggior rispetto possibile delle norme. Quindi è da elogiare la responsabilità cittadina capace di una situazione di basso contagio (circa 11 di cui 3 decessi) nel nostro territorio comunale.

Il ritorno graduale alla quotidianità a partire da quando è stata data la possibilità di uscire più frequentemente e senza comprovate esigenze di necessità autocertificate (“Fase 2” dal 4/5) ha però evidenziato un gravissimo problema di inciviltà. Di fatti sul ciglio della strada a pochi metri di distanza fra loro sono ben evidenti i dispositivi di protezione individuale che dopo l’ utilizzo sono stati incivilmente abbandonati e dispersi nell’ ambiente. Il loro colore azzurro sgargiante è ben distinguibile tra i verdi fili d’ erba e la flora primaverile che in questo periodo è nel suo massimo splendore. La contaminazione dell’ambiente circostante la nostra frazione ed i rispettivi dintorni ha suscitato in noi un profondo senso d’indignazione.

Non è necessario ricordare che materiali plastici come mascherine e guanti monouso dispersi nell’ ambiente impiegano migliaia di anni per un deterioramento completo. Se trasportati dal vento questi oggetti possono inquinare le falde acquifere, come risulta a serio rischio il fiume Bradano che scorre per la frazione di Sarnelli!

Non è prevista una raccolta di questi rifiuti speciali da parte degli enti competenti e quindi saranno destinati a rimanere inerti lungo le strade, “accompagnando” le nostre passeggiate.

Abbiamo potuto verificare il fenomeno poichè praticando sport (ad esempio bicicletta e camminata veloce) abbiamo fotografato mascherine e guanti abbandonati sul ciglio della SS93 (il tratto di strada interessato che passa da Lagopesole, Via Nazionale a Possidente sino a San Giorgio di Pietragalla) e la strada provinciale SP73 tra Canarra e Paoladoce. Oltretutto queste strade di collegamento tra le varie frazioni sono molto frequentate e lasciate in un indecoroso stato di abbandono. Cogliamo l’ occasione per evendenziare una necessaria manutenzione!

Abbiamo effettuato una segnalazione tramite un post su Facebook, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalle istituzioni.

In questo periodo di transizione saremo obbligati per la tutela della nostra e altrui salute ad usare questi DPI, ma riciclandoli consapevolmente. Ci recheremo alle funzioni religiose, al supermercato, al panificio, negli uffici postali, nei bar e persino facendo per una passeggiata tra amici dovendo indossando una mascherina. Non sappiamo per quanto tempo resterà invariata la situazione, ne useremo e butteremo tante, non permettiamo che questo dispositivo di protezione diventi un oggetto “distruzione” ambientale!

Lo scopo di questa lettera è di sensibilizzare la cittadinanza tutta a non peggiorare la faccenda. E’ una situazione di emergenza senza eguali nella storia umana, affrontiamola con responsabilità. E’ una guerra che si combatte nei corridoi ospedalieri, ma anche #restandoACasa. Questo periodo è solo una tregua temporanea, una “battaglia” di cui non conosciamo la fine tanto attesa. Non vogliamo accusare tutta la popolazione di inciviltà ma, al contrario, renderla consapevole di questa faccenda che potrebbe danneggiare nel corso del tempo la nostra parte di pianeta e la nostra vita!

Pertanto ci appelliamo al senso civico della cittadinanza tutta, al fine di poter rendere decoroso l’ambiente urbano. Vi invitiamo a conferire mascherine e guanti negli appositi contenitori dell’ indifferenziata.

Gabriele Mancusi ed Andrea Corbo