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Melfi indotto auto, chiusura Baomarc: sindacati proclamano stato di agitazione

17 giugno 2020 | 11:40
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Melfi indotto auto, chiusura Baomarc: sindacati proclamano stato di agitazione

“Non consentiremo che le multinazionali chiudano le fabbriche sul territorio”

Nel corso dell’assemblea dei lavoratori della Baomarc di Melfi, a cui hanno partecipato le le Segreterie Territoriali di Fim Fiom Uilm Fismic, è emerso grande sgomento per la scelta incomprensibile dell’azienda di chiudere lo stabilimento e trasferire produzione e lavoratori a Lanciano.

A tal proposito si è deciso di dichiarare lo stato di agitazione ad oltranza e di mettere in campo ogni azione utile, anche estrema, per arrivare ad una soluzione che preveda in modo netto il rientro dei lavoratori nel sito di Melfi.

Le organizzazioni sindacali, con i lavoratori, chiedono un intervento forte della Regione Basilicata, di Fca e di Confindustria di Basilicata, anche alla luce del contratto di sviluppo siglato qualche mese fa e della riconferma del piano industriale e degli investimenti relativi alla Compass e alle vetture ibride.

“Non consentiremo che le multinazionali chiudano le fabbriche sul territorio-sottolineano Fim, Fiom Uilm e Fismic- Auspichiamo che nelle prossime ore ci sia la riconvocazione di un tavolo che riveda tale posizione e metta in campo azioni che permettano il rilancio del sito di Melfi.

Oggi Melfi, con i suoi lavoratori, con tutti i sacrifici fatti in questi anni, di flessibilità, grandi produzioni e qualità del prodotto, non può vedere smantellare parte del suo Indotto, oggi c’è bisogno di scelte che vanno nella direzione non della mera riduzione dei costi ma anzi di un rilancio vero di tutta la componentistica”.