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Basilicata, si rafforza la tendenza di rinuncia a cercare lavoro

4 giugno 2020 | 17:34
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Basilicata, si rafforza la tendenza di rinuncia a cercare lavoro

Cgil, Cisl e Uil: “Gli effetti della pandemia sempre più pesanti su occupazione e attività produttive”

“Da una parte i dati dell’Inps sulla cassa integrazione in deroga che ha toccato sinora in Basilicata la quota record delle 10 mila domande, dall’altra il report Istat che segnala le forti sofferenze del mercato del lavoro nel mese di aprile. Gli effetti della pandemia sono sempre più pesanti su occupazione e attività produttive con in più la crescente insofferenza sociale che sfocia nella sfiducia”.

È quanto affermano i segretari generali Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli. Per i leader sindacali preoccupa profondamente il dato nazionale sul tasso di inattività, specie nelle fasce d’età giovanili: più 5,4% nella fascia 15-24 anni e più 6,3% nella fascia 25-34 anni. Le persone in cerca di lavoro calano in misura consistente anche nell’arco dei dodici mesi (-41,9%), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+11,1%).

“Il tasso di disoccupazione in soli due mesi diminuisce di quasi tre punti percentuali e quello di inattività aumenta in misura analoga. Questo significa – affermano Summa, Gambardella e Tortorelli – che si rinuncia a cercare lavoro e non solo perché non c’è, compreso quello precario, con contratti a termine o stagionali”.

Per il sindacato è quindi fondamentale intercettare la tensione sociale e con essa individuare le motivazioni che allontanano i disoccupati dagli otto Centri per l’Impiego. La diminuzione dell’occupazione (-1,2%) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%), uomini (-1,0%), dipendenti (-1,1%), indipendenti (-1,3%) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9%. A ciò si aggiunga che le fasce da sempre più deboli del mercato del lavoro, donne e giovani, sono quelle che stanno registrando le più alte percentuali di riduzione dell’occupazione.

“Il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione e le indennità a favore delle lavoratrici e dei lavoratori – continuano Summa, Gambardella e Tortorelli – hanno avuto un ruolo fondamentale nel non far precipitare il sistema in un baratro da cui sarebbe stato veramente difficile risollevarsi. È necessario, tuttavia, prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali per accompagnare la ripresa e salvaguardare i posti di lavoro e contestualmente definire un percorso per il quale la Regione deve fare fino in fondo la sua parte, non limitandosi agli aiuti a imprese e categorie sociali.

Occorre continuare a velocizzare l’erogazione del sostegno al reddito a tutti quei lavoratori che ne hanno fatto richiesta – concludono i segretari – per evitare di incorrere in una crisi sociale oltre che economica. Su questo fronte, è necessario anche accelerare l’accesso al credito per le tantissime aziende che hanno bisogno di liquidità per continuare a sopravvivere e permettere il mantenimento dei posti di lavoro.

La ripresa dipenderà da quanto il nostro sistema Paese riuscirà oggi a dare risposte ai bisogni di tutti e dalla pianificazione di ciò che occorrerà per l’immediato e per il breve termine”.