Risorse finanziare per potenziare aziende sanitarie, Cgil e Cisl chiedono integrazioni e chiarimenti

4 maggio 2020 | 18:57
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Risorse finanziare per potenziare aziende sanitarie, Cgil e Cisl chiedono integrazioni e chiarimenti

E’ quanto emerso nell’incontro che si è tenuto oggi con la Regione Basilicata

Nell’incontro che si è svolto oggi tra la Regione Basilicata, l’assessore alla Sanità Rocco Leone ha comunicato che si sta predisponendo un nuovo riparto dei fondi aggiuntivi da destinare alla sanità volto a sanare le criticità emerse.

A tal proposito si esprime l’auspicio, come ribadito nel corso della riunione, venga inserita tra le aziende l’IrccsCrob, escluso in una prima bozza nonostante l’istituto di ricerca lucano abbia messo al servizio del sistema sanitario regionale le professionalità dei suoi operatori anche prettamente sull’emergenza Covid 19 e i suoi operatori abbiano continuato a lavorare sui pazienti oncologici senza sospensione si servizi; si attende inoltre che il nuovo riparto ponga un’attenzione maggiore nei confronti dell’Asp, che al suo interno ha il servizio di emergenza urgenza e gestisce tutta la rete territoriale dell’emergenza Covid, anche tramite le Usco.

Come Fp Cgil e Cisl Fp si valuta positivamente la volontà della Regione a voler stanziare, in aggiunta ai fondi nazionali, 4 milioni di euro di risorse regionali.

Per quanto attiene le assegnazioni di risorse per il personale, si crede sia imprescindibile mantenere in piedi due strade: da un lato i fondi nazionali che, assegnati alle singole aziende, dovranno essere utilizzati secondo le linee di indirizzo regionali propedeutiche agli accordi con le singole aziende che l’assessorato si è impegnato ad adottare in tempi brevi in merito all’acquisto di prestazioni aggiuntive, attività di lavoro straordinario e per l’estensione del rischio di malattie infettive, e dall’altro quelli regionali che potranno essere utilizzati una tantum per retribuire il rischio biologico degli operatori,come da piattaforma proposta unitariamente dalle sigle confederali. Legando alla presenza in servizio un indennizzo, graduato a seconda dell’esposizione al rischio, si conferisce un riconoscimento agli operatori che con grande professionalità e competenza, sin dalle prime fasi di questa emergenza, si sono spesi a tutela della salute collettiva, mettendo a rischio la propria stessa incolumità.

Per quanto attiene al riconoscimento del rischio da malattie infettive, ribadiamo la improcrastinabile necessità di prevederne l’estensione al personale del comparto del ruolo sanitario e agli ausiliari specializzati, agli operatori tecnici addetti all’assistenza, agli operatori socio sanitari, agli autisti di ambulanza direttamente impiegati nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, come pure l’importanza di estendere il riconoscimento della indennità di terapia sub-intensiva ai lavoratori del dipartimento emergenza urgenza 118, come più volte richiesto già in passato.

L’auspicio è che al più presto ai grazie inizino a seguire riconoscimenti economici per i lavoratori che attendono con fiducia la proposta che la Regione si è impegnata a sottoporre alle organizzazioni sindacali entro mercoledì.

Fp Cgil e Cisl Fp