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Migranti e lavoro nero: in Basilicata sono 35mila le persone interessate alla regolarizzazione

14 maggio 2020 | 18:10
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Migranti e lavoro nero: in Basilicata sono 35mila le persone interessate alla regolarizzazione

Regolamentazione e accoglienza possono essere gestiti adeguatamente per l’esistenza dei finanziamenti accordati alla Regione Basilicata

Dopo l’approvazione delle norme per la regolarizzazione dei lavoratori migranti e di quanti sono utilizzati in nero nei settori dell’agricoltura, della cura e servizi inizia la fase delle procedure di accesso ai provvedimenti adottati dal Governo.

In Basilicata la platea delle persone, straniere o italiane, interessate alle misure si attestano attorno alle 35.000 unità. Si tratta prevalentemente di lavoratrici dell’Unione europea, che non hanno bisogno di permesso di soggiorno, impegnate nel lavoro di cura e assistenza agli anziani che non godono delle assicurazioni previdenziali, di lavoratori retribuiti in nero e, in misura ridotta, di migranti stagionali con permesso scaduto oppure di richiedenti asilo “clandestinizzati ” dalle norme del decreto sicurezza del 2018.

Le istanze per la richiesta da parte dei datori di lavoro o dei lavoratori potranno essere presentate dal 1 giugno. Gli italiani si dovranno rivolgere all’Inps mentre gli stranieri allo sportello unico immigrazione.

In parallelo alle operazione di emersione dal lavoro nero e regolarizzazione dei permessi di soggiorno, compresi quelli scaduti entro il 31 ottobre 2019, saranno importanti l’emersione dal nero delle persone interessate ad ottenere i contributi per badanti e colf previsti nel decreto di ieri.

E’ urgente l’apertura dei centri di accoglienza per braccianti stagionali nelle aree del Bradano e del Metapontino a fronte della imminente campagna di raccolta del pomodoro e dell’orto frutta destinata alla trasformazione ed all’export.

Occorrerà garantire, in particolare, il trasporto ed i servizi di sicurezza sanitaria ai lavoratori in mobilità e il funzionamento delle liste di prenotazione presso i Cpi (Centri per l’impiego ndr) di Lavello e Policoro anche per utilizzare la banca dati dei lavoratori impegnati negli anni scorsi.

Il binomio regolamentazione-accoglienza può essere gestito adeguatamente per l’esistenza dei finanziamenti accordati alla Regione Basilicata, al lavoro delle strutture amministrative, l’impegno delle Prefetture e degli Enti Locali. I prossimi giorni saranno decisivi per l’attuazione delle misure che complessivamente, per i prossimi due anni, hanno la copertura finanziaria di oltre 17 milioni.

Pietro Simonetti Coordinamento Tavolo Nazionale Anticaporalato/Ministero del Lavoro