Bruttovento |
Cronaca
/

Eolico selvaggio a Ruoti: “Pronti alle barricate pur di fermare lo scempio”

15 maggio 2020 | 12:12
Share0
Eolico selvaggio a Ruoti: “Pronti alle barricate pur di fermare lo scempio”
Eolico selvaggio a Ruoti: “Pronti alle barricate pur di fermare lo scempio”
Eolico selvaggio a Ruoti: “Pronti alle barricate pur di fermare lo scempio”

Il gruppo consiliare Ruoti 2017 su iter autorizzativo per l’installazione del parco “Toppa di Atella – Monte Caruso” dove è prevista l’installazione di 15 aerogeneratori da 3,6 Mw ciascuno

Il Gruppo Consiliare Ruoti 2017, unitamente all’amministrazione comunale,ha visionato attentamente tutta la documentazione relativa all’iter autorizzativo per il rilascio delle concessioni per l’installazione del parco eolico denominato “Toppa di Atella – Monte Caruso” dove è prevista l’installazione di 15 aerogeneratori dal 3,6 Mw, ricadente in una vasta area che oltre al Comune di Ruoti ingloba i Comuni di Avigliano, Bella ed Atella.

Dalla lettura degli atti messi a disposizione dalla Regione -spiega il consigliere Felice Faraone- con notevole stupore nonostante tutte le rassicurazioni dell’ex sindaco Salinardi abbiamo potuto appurare come lo stesso ha dato parere favorevole alla realizzazione dell’impianto.
Per opportuna conoscenza delle responsabilità va detto che su cinque conferenze di servizi, l’amministrazione comunale di Ruoti, all’epoca dei fatti, non si presentò a ben quattro incontri, tranne alla prima riunione dove Salinardi accompagnato dal consigliere Carlucci Rocco, in qualità di Sindaco, dichiarò “per quanto di competenza, per gli aspetti anche di conformità urbanistica, si esprime il parere favorevole …”, laddove invece i rappresentati del Comune di Avigliano esprimevano il dissenso ed il Comune di Bella si esprimenva parzialmente favorevole sollevando delle perplessità proprio per quanto riguardavano gli aerogeneratori a ridosso della frazione di san Cataldo di Bella e della località Serra di Pepe di Ruoti. Di tutta evidenza quindi la volontà di Salinardi relativa alla costruzione dell’impianto eolico.
Si tratta di veri e propri ecomostri di metallo da installarsi sul nostro territorio che in sfregio ai regolamenti, dove è prevista una distanza minima di 5 km a linea d’aria dai centri abitati, nei progetti e nella documentazione che abbiamo potuto visionare detti impianti ricadrebbero ad una distanza di soli 2 km dai centri abitati, come già sottolineato più volte e portato all’attenzione della Regione Basilicata.
Come Gruppo Consiliare – prosegue Faraone – provvederemo, nell’immediatezza, ad investire della vicenda l’Assessore Regionale all’Ambiente Gianni Rosa chiedendo di chiarire in primis tutti i passaggi autorizzatori e di aprire una commissione d’inchiesta ad hoc su tale questione, atteso come proprio nel procedimento autorizzatorio vi siano delle importanti lacune nella documentazione che a nostro parere risulta scarna e priva dei requisiti basilari per ottenere i vari permessi.
Riteniamo intollerabile uno scempio di queste dimensioni per l’impatto ambientale, estetico ed acustico a cui inevitabilmente il nostro comune sarà esposto e dei conseguenti danni che ne deriverebbero dalla creazione di questo parco alla luce.
Invitiamo tutte le autorità interessate a rivedere la propria posizione in merito al rilascio dei pareri nonché a fare un passo indietro ed a rivalutare il progetto alla luce anche della particolarità morfologica del nostro territorio.

Dal canto nostro – conclude Felice Faraone – non ci fermeremo e cercheremo in tutti i modi di fermare questo scempio, stiamo acquisendo pareri ulteriori pareri tecnici che affiancheremo alla documentazione in possesso e se necessario faremo anche le barricate affinché la nostra comunità non venga ulteriormente sfregiata, più di quanto sia già stato fatto in passato con l’installazione di parchi in altre zone. Proseguiamo con obiettivi concreti la nostra azione amministrativa sottolineando come non abbiamo una posizione contraria all’eolico a prescindere ma contro le truffe che si nascondono questo settore a danno delle tante imprese di settore che svolgono nel rispetto delle regole il proprio lavoro.