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Costa jonica, “idrovore di Metaponto e Nova Siri sono da migliorare”

8 maggio 2020 | 17:09
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Costa jonica, “idrovore di Metaponto e Nova Siri sono da migliorare”

Lo fa sapere l’assessore all’Ambiente della Basilicata al termine di un sopralluogo

Sono necessari interventi per rendere più efficiente il sistema delle idrovore dell’arco ionico soprattutto per quello che riguarda gli scarichi a mare dei canali di bonifica. E’ quanto emerso dal sopralluogo che ha riguardato in particolare le idrovore di Metaponto e Nova Siri che l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha ha fatto questa mattina per verificare il corretto funzionamento del sistema e lo stato dei canali e degli impianti sulla costa jonica, accompagnato, oltre che dal dirigente dell’Ufficio regionale Ciclo delle acque, Giuseppe Galante e dal funzionario Carlo Gilio, anche dall’amministratore unico del Consorzio di bonifica, Giuseppe Musacchio.

Sopralluogo idrovore Metaponto e Nova Siri

Nei prossimi giorni-fa sapere Rosa- il Dipartimento Ambiente e Energia, convocherà una conferenza di servizio tra tutti gli enti che hanno competenze specifiche sulle tematiche ambientali che interessano la costa per formalizzare un protocollo d’intesa pluriennale con il Consorzio di bonifica che assicuri una costante manutenzione, superando così gli ostacoli della burocrazia e le periodiche criticità.

Durante l’ispezione, è emerso che servono ulteriori investimenti nel medio e lungo periodo al fine di creare bacini di lagunaggio con funzione di laminazione a monte degli impianti di idrovore.

L’incontro ha messo in luce la necessità di mettere a sistema una serie di informazioni patrimonio della Regione, del Consorzio di bonifica e di Acquedotto Lucano, finalizzate alla verifica di irregolarità legate agli sversamenti abusivi e al prelievo della risorsa idrica.

Stiamo intervenendo – ha commentato l’assessore Rosa – sugli impianti che scaricano in mare. Proteggiamo il nostro ambiente e le nostre coste, con opere che servono a modernizzare impianti vetusti e obsoleti che sono a volte la prima causa di inquinamento”.