Regione Basilicata. “Vito Bardi non si tocca”, i coordinatori regionali dei partiti di maggioranza alzano la voce

26 aprile 2020 | 10:18
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Regione Basilicata. “Vito Bardi non si tocca”, i coordinatori regionali dei partiti di maggioranza alzano la voce

“La stima e il gradimento nei confronti del presidente e della sua giunta sono assolutamente immutati.” Ma all’orizzonte c’è un rimpasto o un ribaltone?

In un comunicato stampa diffuso ieri, 25 aprile, i coordinatori regionali dei maggiori partiti che sostengono la Giunta Bardi, lo hanno detto chiaramente: la stima e il gradimento nei confronti del presidente e della sua giunta sono assolutamente immutati.

Il senatore Giuseppe Moles, Forza Italia, il senatore Roberto Marti, Lega, il deputato Salvatore Caiata, Fratelli d’Italia, hanno aggiunto: “nessuno può rovinare il lavoro della squadra rinnegandone progetti e idee, è anche una questione di rispetto nei confronti di tutti i cittadini. Verrà quindi rilanciata la cabina di regia del Presidente con i responsabili regionali dei partiti che lo sostengono, unici soggetti legittimati alla interlocuzione ed alla condivisione della linea politica regionale con il Presidente stesso, con l’obiettivo di aumentare ancora di più l’efficacia della Giunta e condividere la linea politica senza che nessuno possa fraintenderla o condizionarla”.

La dichiarazione dei tre esponenti politici giunge in seguito a giornate turbolenti nella maggioranza per la posizione assunta da alcuni consiglieri regionalinei confronti delle determinazioni assunte dalla Giuntacirca la vicenda dinanzi al Tar sulla illegittimità della nomina di Massimo Barresi a direttore generale dell’azienda ospedaliera San Carlo.

I tre esponenti di partito ribadiscono, dunque, che spetta a loro l’interlocuzione politica con la Giunta e non ai singoli consiglieri. Rilanciano così l’idea della cabina di regia che dovrà condividere con il presidente Bardi linea politica e progetti per il futuro.

Emergono, in queste settimane, tutte le debolezze di una maggioranza costruita sulla somma di ambizioni personali, interessi di bottega e consiglieri svincolati da qualsiasi appartenenza politica, pronti a saltare ovunque ci siano garanzie per una poltrona. Una maggioranza senza un programma e senza una visione ideale e politica e dunque senza fondamenta, prima o poi frana. I tre coordinatori regionali stanno quindi provando ad evitare la frana, ma l’impresa appare ritardataria e sempre più difficile. Moles e colleghi alzano la voce, ma non è certo che qualcuno ascolti.

La sensazione è che a breve ci sarà un rimpasto in giunta o addirittura un ribaltone nella maggioranza alla faccia della democrazia e del rispetto del voto popolare.