La Fials Potenza: forti criticità al San Carlo di Potenza nella gestione dell’emergenza coronavirus
Ad oggi non sono chiare le misure di organizzazione e prevenzione poste in essere dall’Azienda ospedaliera per fronteggiare l’emergenza in atto
Il Segretario Provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo, in una diffida indirizzata alla Direzione Generale esprime preoccupazione per le troppe segnalazioni allarmanti da tutti i Presidi ospedalieri dell’AOR S. Carlo in merito all’inadeguata risposta della Direzione Strategica per i tanti disagi che i lavoratori affrontano quotidianamente, per la scarsità e, a volte, assenza dei necessari Dispositivi di protezione individuali, che mai come in questa emergenza da Covid-19 sono indispensabili e per le altre difficoltà oggettive, come ad es. la gestione dell’utenza specie in alcuni Presidi; La nota, aggiunge Costanzo, è stata inviata per conoscenza al Prefetto e all’Assessore Leone.
Si evidenzia che la Direzione trasmette puntualmente sulle email aziendali ai dirigenti, coordinatori e al personale, le circolari ministeriali e regionali circa i comportamenti, le raccomandazioni ecc., rivolte al personale e all’utenza ma, in seguito a queste tempestive comunicazioni, purtroppo, non si registrano atti concreti per la loro applicazione.
La carenza e in molti casi l’assenza di presidi incidono negativamente sulla gestione dell’attività lavorativa, infatti il particolare momento che tutti viviamo comporta un ulteriore stress psicofisico al personale che quotidianamente è impegnato a prestare assistenza in questa situazione di grave disagio.
Già all’indomani della Circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020, la Fials espresse forti preoccupazioni al Tavolo Prefettizio del successivo 28 febbraio, in merito all’urgenza di elaborare procedure uniformi e linee di indirizzo da osservare a garanzia sia dei pazienti che degli operatori sanitari, sollecitando altresì l’Azienda alla fornitura dei DPI prescritti dalle specifiche disposizioni in materia.
Ad oggi, dichiara Costanzo, non sono chiare le misure di organizzazione e prevenzione poste in essere dall’AOR San Carlo per fronteggiare l’emergenza in atto, tantomeno le iniziative intraprese in materia di salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e nell’adozione di dotazioni strumentali e di dispositivi previsti dalle norme vigenti.
Non sono state rese informazioni e né divulgate procedure dettagliate che tengano conto delle condizioni e delle caratteristiche specifiche degli interventi che ogni operatore deve svolgere nel proprio ambito lavorativo, rilevando invece la grave carenza di DPI (gel disinfettante, guanti, maschere, tute, camici e calzari ecc.).
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminate devono essere sottoposte ad un’attenta pulizia prima di essere nuovamente accessibili.
A tutt’oggi la ditta appaltatrice del servizio pulizia pare seguire la stessa procedura in atto prima di questa emergenza sanitaria senza un aumento della frequenza delle operazioni di sanificazione.
Prima della nota regionale del 9 marzo 2020, nei front office aziendali, ove giornalmente transitano centinaia di persone esterne, gli operatori erano stati lasciati soli a gestire questa emergenza, violando quanto previsto dall’art 63 del D. Lgs. n. 81/2008 e determinando una serie di inconvenienti igienico sanitari dovuti a postazioni sprovviste di separatori idonei ad assicurare, nell’espletamento delle attività di front office, un’adeguata prevenzione e protezione dal rischio biologico, privando altresì gli addetti di adeguati DPI utili a proteggerli dal contatto diretto con l’utenza.
Costanzo ribadisce nel constatare la mancanza di una concreta risposta da parte dell’Azienda nell’indicare le procedure di sicurezza da adottare, così come previste dall’art 33 lettera c del D. Lgs. n. 81/2008, sottolinea che la diffusione conclamata in Italia del nuovo Covid-19 esige l’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, tenuto conto del conseguente rischio biologico e pertanto intima a codesta Direzione l’attivazione di procedure idonee a tutelare la salute e sicurezza di tutti lavoratori direttamente coinvolti, chiedendo un pieno coinvolgimento degli RLS nell’individuazione delle misure da adottare per garantire salute e sicurezza agli operatori.