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Coronavirus. Nel Potentino denunciate 29 persone sorprese in strada senza validi motivi

12 marzo 2020 | 13:57
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Coronavirus. Nel Potentino denunciate 29 persone sorprese in strada senza validi motivi

Durante i controlli dei carabinieri scattati su tutto il territorio lucano

Scattano le prime denunce per chi non rispetta le regole finalizzate a contenere i contagi da coronavirus. Nel potentino 29 persone sono state denunciate dai carabinieri durante i controlli sul territorio. 

Nel monitorare la presenza e i movimenti delle persone in diversi centri della provincia e lungo le arterie stradali, in poco più di 24 ore, i Carabinieri si sono imbattuti in 28 persone che non hanno fornito giustificati motivi circa il proprio spostamento, avvenuto anche nell’arco notturno. In un altro caso, invece la denuncia è scatatta per un uomo che ha anticipato l’orario di apertura del bar di proprietà, prima della chiusura totale dei bar andata in vigore oggi.

Gli episodi si sono verificati a Tolve, Castelsaraceno, Marsico Nuovo, Villa d’Agri di Marsicovetere, Paterno di Lucania, Pignola, Sant’Arcangelo, Venosa, Banzi, Albano di Lucania, Pietragalla, Lagonegro.

In taluni casi sono state fornite anche dichiarazioni mendaci ai Carabinieri all’atto del controllo, aspetto per il quale è bene ricordare che i militari, comunque, sono tenuti ad effettuare delle verifiche al riguardo.

Complessivamente, in due giorni, sono state identificate 791 persone, che hanno compilato od esibito la prevista autocertificazione o mostrato documenti giustificativi e oltre a 532 veicoli.

In Italia, invece, sono 2.162 le persone che sono state denunciate fino ad ora per violazione delle restrizioni disposte dai provvedimenti per l’emergenza Coronavirus. Il bilancio è stato pubblicato dal Viminale sul sito del ministero. Le persone complessivamente controllate sono state 106.659 mentre le verifiche negli esercizi commerciali sono state 18.994. Tra i denunciati ci sono anche 113 titolari di esercizi commerciali mentre 35 sono le persone denunciate per aver indicato nell’autocertificazione motivi non veri per gli spostamenti.