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Coronavirus. Napoletano ricoverato a Potenza in barba alle regole di prevenzione. I divieti valgono solo per gli altri?

16 marzo 2020 | 12:17
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Coronavirus. Napoletano ricoverato a Potenza in barba alle regole di prevenzione. I divieti valgono solo per gli altri?

Risponde al vero il ricovero di un cittadino partenopeo alla cardiochirurgia del San Carlo, con tutti i parenti al seguito, in barba alle misure di prevenzione del Covid-19?

Abbiamo qualche domanda da porre al direttore generale della Sanità, all’assessore regionale Rocco Leone, al presidente Vito Bardi.

Il 9 marzo scorso, la Regione Basilicata, ha disposto misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19, valide per tutte le strutture sanitarie.

Tra le misure rilevanti, la sospensione con decorrenza immediata e fino al 3 aprile dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici in tutte le strutture pubbliche, ad eccezione dei ricoveri con carattere d’urgenza e indifferibili provenienti dal Pronto Soccorso.

Ebbene, qualcuno, alla cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza confida in forma molto riservata l’amarezza per quanto starebbe accadendo in questi giorni in quel reparto.

Ricoveri di gente da Napoli di dubbia urgenza. Sia a Napoli che ad Avellino sono bloccati gli interventi di elezione (vale a dire quelli rinviabili e non urgenti) così come in Basilicata. E allora perché un signore. D.V. – queste le iniziali –  residente a Napoli città viene ricoverato alla cardiochirurgia del San Carlo per un intervento rinviabile e non urgente?

Che facciamo, caro Bardi, ordiniamo misure sempre più restrittive per i lucani e allarghiamo le maglie delle regole agli “amici di qualcuno”? Sappiamo tutti che gli ospedali sono la trincea del coronavirus e sappiamo tutti quanto siano vulnerabili specie nei casi in cui frotte di parenti seguono un paziente che, secondo le regole, dovrebbe stare a casa in attesa che la sua ordinanza del 9 marzo e quella della Regione Campania vengano revocate.

Risponde al vero questa circostanza? Se sì chi ne risponde? Se no, attendiamo immediata smentita dalle autorità sanitarie regionali.

Dobbiamo già sopportare politici che in barba alle regole si fanno fare il tampone senza che sia necessario. Non chiedeteci di sopportare anche questo.

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