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Coronavirus, muore il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina

24 marzo 2020 | 16:05
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Coronavirus, muore il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina

L’uomo, 54 anni, era risultato positivo al virus nei giorni scorsi

Il Vallo di Diano, dopo la morte del giovane sacerdote di Caggiano, piange un’altra vittima del coronavirus. Non ce l’ha fatta Luigi Morello, il Comandante del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina. L’uomo 54 anni, era originario di Teggiano, cittadina a pochi chilometri da Sala Consilina. Era risultato positivo al Coronavirus nei giorni scorsi.

Le condizioni del comandante Morello erano apparse da subito critiche fino al drammatico epilogo che lo ha portato alla morte. In queste ore sono in tanti a ricordarlo nel Vallo di Diano dove era molto conosciuto.

Struggente il ricordo di Antonio Sica, giornalista salese, che con le sue parole e con un video ricorda un uomo, un vigile del fuoco, sempre in prima linea per aiutare gli altri, ma pronto a scomparire quando c’era da raccogliere gli onori di un’operazione di soccorso andata a buon fine.

“Luigi, quando informava noi giornalisti dell’ennesimo intervento effettuato con successo, quasi sempre concludeva il messaggio pregandoci di non fare il suo nome nell’articolo che avremmo scritto: “Basta citare i Vigili del Fuoco di Sala Consilina”.
Il Coronavirus ci porta via un grande uomo. Per noi giornalisti Luigi era un osso duro, con un carattere tosto, ma di una correttezza esemplare. Sempre affidabile, in qualsiasi situazione. Tanti i ricordi di ognuno di noi colleghi. Per me il più bello di tutti è quando quella volta scoprii (per caso) che era lui l’Angelo che aveva salvato una bambina in preda ad un malore sull’Autostrada Salerno- Reggio Calabria. In borghese, fuori servizio, con la moglie stava andando a Salerno. La piccola, una bambina di soli 9 anni, aveva avuto una grave crisi respiratoria sulla A2. Erano seguiti momenti angoscianti, con la mamma che, fermata l’autovettura sulla corsia di emergenza dell’autostrada, aveva adagiato la bambina sull’asfalto cercando disperatamente di rianimarla. Nella situazione drammatica, che rischiava di trasformarsi in tragedia, si era rivelato fondamentale l’apporto di quello che la signora Luisa definì “il suo Angelo”.

Luigi non esitò un istante: vista la donna in gravissime difficoltà, si fermò sulla corsia di emergenza con la sua vettura e la supportò in tutto e per tutto. La bimba si salvò, e Luigi “sparì”, senza che la mamma potesse dirgli “grazie”. Poi la signora si rivolse ai media per trovare il suo “Angelo”, e le ricerche che seguirono, mi portarono quasi per caso a “scoprire” che quell’Angelo era un Vigile del Fuoco di Sala Consilina. Anche quella volta Luigi Morello fu un osso duro: ma alla fine, soltanto di fronte alle insistenze della piccola bambina salvata, che voleva ringraziarlo, cedette e mi raccontò quella bellissima storia a lieto fine. Che ebbi il privilegio di raccontare.