Coronavirus. Il medico contagiato a Moliterno: ecco la verità
“Mia figlia è già laureata, lavora a Salerno, e io e mia moglie non siamo mai andati a Milano. Andrò fino in fondo”
La caccia all’untore, scatenata soprattutto sui social, comincia a mietere le prime “vittime” anche in Basilicata. Dopo i casi di Potenza, che hanno interessato persone contagiate, e non, è la volta dello pneumologo di Villa d’Agri, Giuseppe Spina, risultato positivo al coronavirus. L’uomo è stato descritto come colui che, in violazione delle regole imposte per il contenimento del virus, ha contribuito a diffondere i contagi a Moliterno (dove vive) e nella stessa Val d’Agri.
In un’intervista rilasciata al Quotidiano del Sud-edizione Basilicata, il medico fa chiarezza su quanto realmente accaduto e dopo la ricostruzione, che definisce falsa, circolata per tutta la giornata di ieri attraverso un messaggio audio sulle chat di whatsapp.
“Un viaggio a Milano con la moglie per andare a prendere la figlia, studentessa. I primi sintomi della ragazza una volta rientrati a Moliterno, poi i sintomi della moglie ed infine il contagio anche per lui e per tre amiche della moglie”. Ed ancora l’accusa “di aver sfruttato il suo incarico di primario per far ricoverare la moglie, con sintomi, all’ospedale di Villa d’Agri”. La donna è attualmente ricoverata al San Carlo di Potenza avendo anche lei contratto il Covid-19, così come la figlia che si trova, invece, a casa.
Al Quotidiano del Sud Spina, ha spiegato che la figlia, già laureata, lavora a Salerno e che lui e la moglie non sono andati a Milano.
C’è poi qualcosa di più grave nelle dichiarazioni rilasciate dallo pneumologo. Il dottor Spina ha spiegato infatti di aver appreso della sua positività da notizie circolate proprio sui social e whatsapp. Ha quindi aggiunto che ieri mattina ha chiamato il San Carlo di Potenza per avere notizie sull’esito dei tamponi ma gli è stato risposto che il direttore generale aveva avocato a sé questo tipo di comunicazione.
Eppure- ha spiegato Spina- “soltanto un’ora dopo la notizia del mio contagio circolava come certa su chat interne”. Anche altre persone di Moliterno, risultate positive, secondo quanto riferito dal medico, non sarebbero state informate nonostante la notizia fosse già in circolazione. In merito poi al ricovero della moglie nell’ospedale valdagrino il dottor Spina rimanda al mittente l’accusa di aver violato i protocolli facendole fare una tac. “Non ho deciso io di farla. Un collega dopo il pre-triage ha deciso di eseguire l’esame diagnostico con tutte le cautele del caso.
Il medico, che ha annunciato di aver dato mandato al proprio legale per procedere a denunciare l’autore dell’audio in questione, ora vuole andare fino in fondo per capire come sia rimasto contagiato, e se abbia potuto contrarre il virus proprio all’ospedale.