Delegato sindacale licenziato alla Ri.Plastic di Baragiano: manifestazione dei lavoratori

14 febbraio 2020 | 10:06
Share0
Delegato sindacale licenziato alla Ri.Plastic di Baragiano: manifestazione dei lavoratori

La Uilm denuncia criticità legate all’ambiente e alla sicurezza

In data 5 febbraio 2020 l’azienda Ri.Plastic, operante nell’area industriale di Baragiano, ha licenziato in maniera illegittima e provocatoria un delegato della Uilm Giovanni Marsico, con il solo scopo di intimidire ed azzerare il valore del sindacato all’interno dell’azienda stessa.

Per questo motivo il giorno 14 febbraio a partire dalle ore 10.00 presso la Ri.Plastic), si terrà la “marcia-manifestazione” per i diritti e per il lavoro, organizzata dalla Uil e dalla Uilm di Basilicata.

La marcia-manifestazione si concluderà davanti ai cancelli dell’azienda, mediante un’assemblea in difesa dei diritti e della democrazia sui luoghi di lavoro così come sancito in primis nella Costituzione e nello Statuto dei lavoratori.

A prescindere dagli articoli di giornale, all’interno dei quali la Ri. Plastic a mezzo del proprio legale, preannunciava denunce nei confronti delle organizzazioni sindacali, noi come Uilm denunciamo di fatto gli atti intimidatori (già avvenuti qualche giorno dopo il licenziamento davanti ai cancelli della stessa azienda durante il volantinaggio organizzato da Fim Fiom e Uilm), nonché gli atti intimidatori che ogni giorno i lavoratori sono costretti a subire. Lavoratori costretti ad affrontare padroni e padroncini, i quali per nascondere la realtà, hanno iniziato a mettere in campo la macchina del fango, “terrorizzando” i lavoratori mediante il seguente slogan: vedrete i sindacati “faranno chiudere l’azienda”.

Da sempre le aziende chiudono a causa del mercato, a causa delle crisi industriali, delle delocalizzazioni o anche perché “i datori – padroni” , non abituati al rispetto delle norme, pongono in campo scelte non solo unilaterali ma caratterizzate da un solo ed unico obiettivo: il proprio tornaconto.

Noi denunciamo e chiediamo a tutti gli organi competenti di verificare realmente all’interno della Riplastic come avviene ad oggi la “cattura” delle polveri.

Noi denunciamo che per non disperdere le polveri sottili o parti di esse si utilizza un metodo molto antico: la pompa dell’acqua; ovviamente ciò, come è facile capire, non risolve nulla dal punto di vista ambientale e ciò determina anche un peggioramento delle condizioni lavorative in quanto utilizzare l’acqua a temperature severe, mettere le proprie mani sul rottame gelido e bagnato, sicuramente non è modello da perseguire;

Noi denunciamo che gran parte dei lavoratori durante le lavorazioni sono sottoposti a sovraccarichi biomeccanici, che stanno, in maniera irrimediabile, danneggiando la loro salute.

Noi denunciamo che, all’interno dell’azienda i lavoratori, che mediamente hanno una anzianità lavorativa aziendale di otto, nove e dieci anni, sono sotto-inquadrati, in quanto su una platea di circa 90 lavoratori gran parte risultano ancora inquadrati nel (II°) secondo livello metalmeccanico.

Noi denunciamo, invece, che i predetti lavoratori, dovevano essere da anni, cosi come previsto dal C.C.N.L. metalmeccanico, inquadrati con un livello superiore: il terzo III°, con una differenza mensile pari ad euro150 ( la quale moltiplicata per 13 mensilità equivale a circa 1950 euro in più all’anno).

Noi denunciamo che ad alcuni lavoratori che svolgono e che hanno svolto mansioni superiori, ancora oggi non è stato riconosciuto il giusto inquadramento.

Perché? Perché il padrone ha una sola necessità: gestire la vita dei lavoratori.

Nessuno può alzare la testa perché altrimenti lo stesso lavoratore, che fino a ieri ha svolto una mansione superiore, verrà demansionato solo perché ha rivendicato un proprio diritto sancito dal CCNL metalmeccanico.

Per questo e per tanti altri motivi legati all’ambiente e alla sicurezza dei lavoratori invitiamo tutti i lavoratori della Basilicata alla marcia – manifestazione, perché tutti noi abbiamo il dovere, di costruire una società migliore, partendo dal rispetto delle norme e soprattutto dal rispetto delle persone.

La persona, il lavoratore, l’uomo!

Uilm Basilicata