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Cronaca
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Allevatori, Giuseppe Brillante nuovo direttore dell’Ara Basilicata

25 febbraio 2020 | 16:51
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Allevatori, Giuseppe Brillante nuovo direttore dell’Ara Basilicata

Originario del Beneventano, prende il posto di Augusto Calbi

E’ Giuseppe Brillante, originario di Montesarchio (Benevento), il neo direttore dell’Associazione regionale allevatori di Basilicata. Si è ufficialmente insediato questa mattina su delibera del Consiglio direttivo presieduto dall’allevatore Palmino Ferramosca.

Brillante, 63 anni, sposato e padre di due figli, proviene dalla direzione di numerose Federazioni provinciali e regionali dell’organizzazione professionale degli imprenditori agricoli Coldiretti, l’ultima in provincia di Lecce. Si è sempre occupato del mondo degli allevatori e della  zootecnia, nel corso dei precedenti incarichi ricoperti. Per lui si tratta di un ritorno in Basilicata, nel 2012 da responsabile regionale dell’organizzazione agricola contribuì in maniera attiva a trasformare in unica associazione di valenza regionale le due organizzazioni provinciali degli allevatori operanti sul territorio lucano. 

“Sono contento di tornare in una regione che conosco bene e che apprezzo- ha commentato Brillante – e per la quale sono ben lieto di  continuare a dare il mio contributo in termini di idee ed esperienza per consolidare e sviluppare ulteriormente l’attività di servizi qualificati e specializzati a beneficio di tutti gli allevatori lucani ” .  Brillante prende il posto di  Augusto Calbi, passato a svolgere lo stesso incarico all’Ara Campania.    

“Al neo direttore faccio i migliori auguri di buon lavoro – ha evidenziato Calbi – certo di lasciare in ‘buone mani’  un’associazione  che grazie ad un eccellente lavoro di squadra costituita da ottimi amministratori e da validissimi dipendenti e  professionisti si è distinta per portare avanti iniziative  finalizzate al miglioramento genetico del bestiame ed alla valorizzazione delle produzioni di eccellente qualità a garanzia della salute  consumatori.  Avendo come obiettivi  principali – ha concluso – quelli del benessere animale e della eco sostenibilità delle attività zootecniche”.