Minacce e intimidazioni turbano i cittadini di Vietri di Potenza. Il sindaco: paghiamo il prezzo del contrasto all’illegalità

3 gennaio 2020 | 10:07
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Minacce e intimidazioni turbano i cittadini di Vietri di Potenza. Il sindaco: paghiamo il prezzo del contrasto all’illegalità

Intervista a Christian Giordano, dopo i fatti della notte di san Silvestro

La notte di Capodanno è andata a fuoco l’auto di famiglia del vice sindaco di Vietri di Potenza. L’incendio sembra essere di origine dolosa, fatto sta che il Prefetto ha disposto misure di protezione per Antonio Russo. Il sindaco, Christian Giordano, in seguito all’accaduto ha pubblicato un post su facebook in cui parla di minacce, ingiurie, attacchi continui alla sua amministrazione comunale, denunciando un clima di continua tensione.

Insomma sindaco che cosa sta succedendo a Vietri? Lei parla di minacce, intimidazioni, ci faccia capire meglio

Da circa un mese prima di sposarci, il 24 agosto, mia moglie ed io abbiamo iniziato a subire intimidazioni su facebook del tipo “questo matrimonio non s’adda fare”,unico obiettivo 24 agosto” in alcuni casi sullo sfondo compariva l’immagine di teschi.

Il giorno del matrimonio la stessa persona delle intimidazioni su facebook si presenta sotto casa di mia moglie ostruendo la strada con la propria auto. All’epoca intervenne il comandante della polizia municipale. Abbiamo denunciato. Lascio immaginare cosa abbiamo dovuto subire in quei giorni sia noi che i nostri cari. Da circa una settimana il vicesindaco ha iniziato a subire minacce da parte della stessa persona con riferimenti specifici al 31 dicembre. Poi sappiamo cosa è successo.

In precedenza siamo stati seguiti e fotografati da diversi soggetti. Anche questi episodi sono stati denunciati. Una sera un altro ragazzo, sempre vicino al gruppo di minoranza, gesticola contro me e mia moglie mentre siamo in macchina. Che cosa volesse da noi ce lo ha spiegato scagliando un pugno sulla carrozzeria dell’auto. Denunciato anche questo episodio.

Ma gli autori di queste intimidazioni, secondo lei, sono singole persone oppure gruppi di interesse più organizzati?

In due anni e mezzo abbiamo messo in campo diverse azioni politiche e amministrative su questioni delicate e da sempre poco chiare. A causa di tali scelte, per esempio sulle cave, abbiamo subito addirittura attacchi tramite manifesti da parte di un’azienda privata che oggi non ha alcun titolo per continuare ad estrarre e a coltivare e risulta debitrice nei confronti del comune di Vietri di ben 1,8 milioni di euro.

La stessa situazione di pressione si è creata intorno alla questione “accertamenti buoni contributo ricostruzione 1980”. Qualche tempo fa sono stati diffusi dei volantini anonimi diffamanti per ogni singolo amministratore.

Perlopiù si tratta di persone che hanno anche interessi privati specifici e ci perseguitano per contrastare la nostra attività amministrativa. Nella maggior parte dei casi vi è anche una regia unica che fa capo a delle persone note.

Si tratterebbe di interessi economici o sullo sfondo lei vede anche interessi politici?

La politica si serve di persone che hanno interessi specifici per provare ad ostacolare il nostro operato. Relativamente alle minacce ricevute abbiamo ragione di credere che si tratti di conseguenze relative all’accertamento sui buoni contributo disposto dalla nostra amministrazione a seguito della nota del responsabile dell’ufficio ragioneria del Comune in cui ci comunicava un buco di 221mila euro nel bilancio relativo ai fondi della legge 219/81 e per cui è in corso un procedimento penale che vede imputato l’ex sindaco. Mi riferisco alle minacce prima del matrimonio e quelle fatte al vicesindaco qualche giorno fa Il Comune si era già costituito parte civile ed oggi la causa è stata trasferita da Roma a Potenza.

Ha incontrato il Prefetto?

Sì. Il Prefetto si è mostrato molto disponibile e per quanto di sua competenza si è immediatamente attivato per garantire la sicurezza della nostra comunità. Abbiamo avuto modo di rappresentare il quadro in cui si è verificato l’episodio. Siamo stati d’accordo nel condividere che nelle nostre piccole comunità non ci dovrà mai essere spazio per atteggiamenti intimidatori. Noi continueremo sulla nostra strada, certi di essere dalla parte giusta.