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Eolico selvaggio: a Filiano danni su salute, ecosistema e patrimonio turistico-culturale. Amministrazione chiede ristoro

24 gennaio 2020 | 16:16
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Eolico selvaggio: a Filiano danni su salute, ecosistema e patrimonio turistico-culturale. Amministrazione chiede ristoro
Eolico selvaggio: a Filiano danni su salute, ecosistema e patrimonio turistico-culturale. Amministrazione chiede ristoro
Eolico selvaggio: a Filiano danni su salute, ecosistema e patrimonio turistico-culturale. Amministrazione chiede ristoro
Eolico selvaggio: a Filiano danni su salute, ecosistema e patrimonio turistico-culturale. Amministrazione chiede ristoro

Per gli effetti negativi causati dal Parco confinante, installato nel territorio di Ripacandida

Da diversi anni nel territorio del Comune di Ripacandida è presente un imponente parco eolico, costituito da diversi aerogeneratori posti a ridosso del confine con il Comune di Filiano.

L’installazione, di proprietà della Società Wind Farm Srl, sin dalla sua realizzazione ha generato inevitabili e tangibili ripercussioni negative, sia per il territorio che per i cittadini. In particolare -sostiene l’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Santoro- sulla salute degli abitanti delle zone circostanti, per il rumore, la sicurezza e il c.d. “flickering” (alternanza luce-ombra legata al passaggio delle pale di fronte al sole), vista la notevole vicinanza alle abitazioni; sull’ecosistema e la fauna, per l’impatto di tipo fisico-chimico, relativo alla acidificazione ed eutrofizzazione dei terreni, all’emissione di sostanze inquinanti; sulla cultura e la bellezza del territorio per l’impatto visivo che si ripercuote negativamente sul patrimonio culturale, archeologico e turistico.

Il territorio di Filiano, tra l’altro ha da sempre avuto una forte vocazione agricola, ambientale e storica per la presenza di produzioni agricole di eccellenza, quali il Pecorino di Filiano Dop e importanti produzioni di prodotti lattiero-caseari; di importanti siti archeologici di rilevanza internazionale, quali le Pitture Rupestri di Riparo Ranaldi e la Riserva antropologica Agromonte Spacciaboschi; di foreste demaniali, quali il Bosco del Principe Doria, la Foresta di Lagopesole e il Bosco di Monte Caruso.

Il d.lgs 29 dicembre 2003 n. 387 ha introdotto la possibilità di forme di compensazione ambientale, per i territori limitrofi a tali impianti, a titolo di contribuzione per il mancato diverso utilizzo delle aree interessate e per poter eseguire interventi di riequilibrio ambientale.

L’Amministrazione Comunale di Filiano, alla luce di quanto previsto dalla normativa e dalla giurisprudenza in materia, nei giorni scorsi ha notificato alla Società Wind Farm Srl, proprietaria dell’impianto eolico in questione, formale richiesta di ristoro ambientale al fine di ottenere una giusta ed equa misura compensativa, da concordare e tradurre in apposito accordo tra le parti.

Attraverso questa istanza – afferma il sindaco – intendiamo tutelare e far valere i diritti e gli interessi della nostra Comunità e del nostro territorio, con particolare attenzione ai cittadini che vivono in prossimità dell’impianto, costretti quotidianamente a subire l’incredibile rumore generato dalle pale eoliche, soprattutto nelle giornate ventose. Diritti e interessi che per troppo tempo sono stati trascurati, dal momento che la richiesta di compensazione ambientale, che noi oggi formalizziamo, poteva essere avanzata già al momento della costruzione del parco eolico avvenuta circa un decennio fa.”

In questi giorni – continua il Sindaco – formalizzeremo ulteriore richiesta di ristoro ambientale anche al Comune di Atella, con cui abbiamo avuto già interlocuzione, per la discarica di contrada Cafaro situata a circa 1 km dalle abitazioni della Frazione Casone Perazzi.”